Il calciomercato al tempo degli sceicchi arabi

Mai come quest’anno, probabilmente, l’anno sportivo è stato più probante a livello fisico per via delle tante competizioni di club che sono state affrontate.

cristiano ronaldo
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L’estate del 2023 è iniziata e molti calciatori sono in vacanza godendosi un meritato relax tra spiagge e ristoranti con Quandoo manager, dopo la lunga stagione sportiva che si è appena conclusa. Mai come quest’anno, probabilmente, l’anno sportivo è stato più probante a livello fisico per via delle tante competizioni di club che sono state affrontate. Da non dimenticare poi, che il calendario delle partite è stato arricchito anche dal Mondiale in Qatar, che si è svolto prima di Natale del 2022 e che ha visto molti giocatori impegnati con le proprie nazionali. Insomma, una stagione lunga e fitta di incontri e che ha segnato la consacrazione del mondo arabo nel calcio internazionale.

L’entrata in scena del mercato arabo nel mondo del calcio ha ormai una data lontana: era addirittura il 2007 quando l’Abu Dhabi United Group, il cui proprietario è lo sceicco Mansour, degli Emirati Arabi, decide di investire nell’acquisizione del Manchester City, in Premier League. Pochi anni dopo, nel 2013, la Qatar Investment Authority acquistava il Paris Saint-Germain. Queste due società sono quelle che si sono messe maggiormente in mostra nel panorama europeo, portando con sé tanti fondi da cambiare radicalmente il mercato dei giocatori, con ingaggi record e investimenti sui giocatori davvero importanti.

Il mondiale in Qatar, la conquista della Champions del Manchester City di proprietà araba e infine l’acquisto da parte dell’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo, sono solo gli ultimi episodi che hanno visto come protagonisti i mediorientali nel calcio, che ora, a suon di milioni, si stanno prepotentemente affacciando nel mercato europeo per rilanciare i propri campionati interni.

Molti giocatori, sia in età avanzata che di prospettiva, stanno vagliando proposte dal campionato saudita, la Saudi Pro League, grazie a proposte di ingaggio molto allettanti. Di conseguenza, i campionati europei, anche importanti come la nostra Serie A, la Liga e la Premier League, ne stanno subendo le conseguenze, dal momento che non riescono a pareggiare le offerte arabe, e sono costrette a cedere giocatori anche di spessore.

Per questa ragione si pensa che in pochi anni molti giocatori si trasferiranno nel campionato saudita al punto da renderlo un campionato in grado di competere anche con quelli europei, o anche di surclassando, creando una sorta di Super Lega araba.

I primi acquisti degli arabi del 2023

Mai come quest’anno il mercato dei giocatori è stato preso d’assalto dai club sauditi, che stanno provando a strappare non solo giocatori in età avanzata e a fine carriera, ma anche ragazzi giovani e di prospettiva o calciatori nel pieno della loro carriera sportiva. Molti calciatori, nonostante il campionato saudita non sia ancora competitivo come quello europeo, si lasciano attrarre dalle offerte spropositate che arrivano da questo campionato.

Tra i giocatori più importanti finiti in Arabia Saudita per il momento ci sono conoscenze del calcio italiano come Marcelo Brozovic e Koulibaly, ma anche altri calciatori importanti come Karim Benzema, N’golo Kanté, Roberto Firmino, Ruben Neves e Edouard Mendy. Si tratta di acquisti ufficiali avvenuti solo nel mese di giugno 2023, e che quindi sono solo l’inizio, visto che stanno arrivando proposte anche a molti altri giocatori dei campionati europei, i quali vacillano di fronte a offerte contrattuali così importanti.

Altri giocatori presi di mira dal campionato arabo

L’Al-Nassr, L’Al-Ahli, L’Al-Hilal e l’Al-Ittihad sono i club principali del calcio saudita che stanno provando a strappare giocatori ai campionati europei. Nelle loro liste sono presenti ancora molti giocatori importanti e infatti, secondo Transfermarkt, c’è buona probabilità di vedere gente del calibro di Verratti, Mahrez, Kessie, Ziyech, De Gea e William Carvalho in questa lega.

Inoltre, ci sono anche molti altri giocatori che invece hanno rifiutato un trasferimento in Arabia Saudita come Modric del Real Madrid, lo stesso Messi, che ha preferito un trasferimento in America, ma anche altri campioni del calibro di Neymar, Di Maria, Giroud, Gundogan, Heung-Min Son, Bernardo Silva, Vardy, Lewandowski, Kroos, Mané e Muller. Nonostante la promessa di una pioggia di milioni, questi calciatori hanno preferito continuare la loro avventura nei campionati europei, dalla storia decisamente più affascinante e con una maggiore competitività.

Le gerarchie calcistiche cambieranno?

Se ciò che sta avvenendo in questa sessione di calciomercato dovesse ripetersi, si potrebbe pensare addirittura che il calcio arabo possa diventare una vera e propria superlega per le superstar europee. Se dovessero continuare con questa politica di offerte faraoniche, sempre più giocatori potrebbero scegliere la sponda araba e, di conseguenza, ne verrebbe meno l’appeal del calcio europeo, con la UEFA costretta a rivedere la propria strategia.

Un campionato arabo composto da squadre super competitive e con superstar, mentre il calcio europeo costretto a racimolare gli avanzi? La storia del calcio europeo ha visto anche altri tentativi di intromissione da parte di altri campionati, ma mai in maniera così invadente e mai con offerte così alte. Nonostante tutto però, la scelta di molti giocatori di restare in Europa sono sintomi di un calcio europeo che, nonostante i petrodollari arabi, riesce a resistere.