Lotito: «La Lazio non deve vendere per comprare. Non tutti possono farlo»

«Se a noi verrà meno un giocatore, non accadrà perché dobbiamo fare soldi», la frecciata del patron del club biancoceleste in un’intervista.

 

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Expo 2030 snobba Lazio
(Foto: Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Claudio Lotito senza freni. In una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, il patron della Lazio ha parlato del mercato biancoceleste e delle ambizioni della squadra in vista della prossima stagione sportiva, partendo dall’immobilismo sul mercato di queste settimane. «E’ il segnale che ho avuto tante cose da fare, anche la campagna elettorale in Molise. Adesso mi sto dedicando agli affari della squadra. Ho le idee chiare», ha raccontato.

«La Lazio verrà rinforzata: cominciamo da qui. Arriveranno elementi funzionali per aumentare la competitività del gruppo, avremo una rosa più larga. Sappiamo quello che dobbiamo fare, ne abbiamo parlato. Anche con Sarri? Certo, ci mancherebbe. Poi è chiaro che nella Lazio decido io e firmo io. Ho una rosa di nomi per ogni ruolo che dobbiamo coprire, con varie alternative. Sceglierò chi prendere, ma su una questione non ci sono dubbi: i giocatori arriveranno, come sempre. Sa quanti ne ho presi l’anno scorso? Quattordici», ha rivendicato.

Sulle voci che vedono Sarri poco contento di questo inizio, Lotito replica: «Illazioni. Con Sarri c’è armonia, e dove c’è armonia c’è ricchezza. Non a caso siamo arrivati secondi in A. Secondi, dico: di cosa parliamo? E non perché la Juve è stata penalizzata, lo saremmo stati lo stesso, anche se avessero avuto quei dieci punti in più. Dicevano che saremmo arrivati noni, decimi…».

Inevitabile un passaggio su Milinkovic-Savic, che Lotito non vorrebbe vendere: «Io non lo cederei, anzi sto cercando di rinnovargli il contratto. Ma un contratto è l’incontro della volontà di tutte le parti… Di sicuro la Lazio per comprare non ha bisogno di vendere. E questo è importante: non tutti possono farlo, anzi… Se a noi verrà meno un giocatore, non accadrà perché dobbiamo fare soldi».

E ancora su Milinkovic: «Vuole andare via? A me no, non lo ha detto. Sta con noi da otto anni, sono tanti. Sa che a settembre la Lazio ha pagato gli stipendi di gennaio? Dico: a settembre gli stipendi di gennaio. Nessuna società non in Italia, ma al mondo ha fatto una cosa del genere. Perché se ne deve andare? I giocatori da noi sono contenti, hanno tutto».

Poi, una battuta sull’addio di Tare e sul dispiacere per il suo addio: «E’ stato diciotto anni con noi. Mi ha chiamato mentre ero in Molise: presidente, ho deciso di lasciare la Lazio nonostante abbia per lei riconoscenza, stima, affetto. Che cosa dovevo dirgli?».  Infine, un pensiero sugli obiettivi, magari anche lo Scudetto: «Tutto è possibile, lo ha dimostrato la storia. Alla Lazio l’ha vinto Lenzini, poi ci è riuscito Cragnotti. Il Leicester ha battuto tutti in Premier. Vincono l’unione di intenti, la compattezza, l’armonia. Noi le abbiamo».