Juve verso l'accordo con la UEFA: niente Conference e sì alla Champions 24/25

I bianconeri avrebbero concordato con l’organo di controllo finanziario di non fare ricorso al TAS di Losanna per chiudere subito la pratica e concentrarsi sul campionato.

Juventus accordo UEFA
(Foto: Gabriele Maltinti/Getty Images)

Come preannunciato dal presidente della FIGC Gabriele Gravina, la decisione della UEFA in merito al caso Juventus arriverà a breve. Ma prima che il verdetto diventi ufficiale, da Nyon iniziano ad arrivare le prime indiscrezioni in merito, dopo il pronunciamento della giustizia sportiva italiana sul doppio filone (plusvalenze e manovre stipendi/rapporti con agenti e società) partito dall’inchiesta rinominata “Prisma”.

Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, la decisione dell’organo di controllo finanziario, che sta indagando per quanto riguarda i bilanci bianconeri incriminati, dovrebbe arrivare già nei prossimi giorni. E tutto sembra portare a un’esclusione per un anno dalle coppe europee, che significa per la Juventus, dopo i 10 punti di penalizzazione che l’hanno fatta scivolare dalla zona Champions in campionato al settimo posto, niente Conference League 2023/24.

Inoltre, e qui entra in gioco il lavoro diplomatico portato avanti dalla nuova dirigenza post Andrea Agnelli, le parti avrebbero stabilito di chiudere subito la questione senza un ricorso juventino al TAS. Questo passo in avanti dei bianconeri gli avrebbe fatto “guadagnare” un solo anno di squalifica, mettendo così al sicuro la partecipazione alla Champions League 2024/25, obiettivo fissato dal club e sposato dalla conduzione tecnica firmata Giuntoli-Allegri. A giocare la terza coppa europea sarebbe quindi la Fiorentina, che ha esordito in Conference lo scorso anno arrivando fino alla finale, poi persa all’ultimo minuto contro il West Ham.

Tornando nei confini italiani, Andrea Agnelli, che non ha patteggiato a differenza di club e degli altri dirigenti per il filone legato alle manovre stipendi e al rapporto con agenti e società, lunedì 10 luglio si presenterà davanti al Tribunale federale per la prima udienza sul filone che si riferisce alle manovre stipendi e ai rapporti con gli agenti e gli altri club. Indiscrezioni riferiscono di come ci possa essere un rinvio richiesto dalla difesa, sarebbe il terzo spostamento in avanti dell’udienza sommando le richieste passate di ambo le parti.

Infatti, la difesa dell’ex presidente della Juve vorrebbe che si esaurisca il cammino sull’altro caso, quello delle plusvalenze che sarà oggetto del ricorso al TAR. L’udienza è fissata per martedì 11 luglio. Agnelli è stato squalificato per due anni e il ricorso è possibile proprio perché non ha accettato il patteggiamento, in merito all’altro filone di indagine, proposto dal Procuratore Federale Giuseppe Chinè e accettato dal club e da Fabio Paratici, Maurizio Arrivabene e Federico Cherubini.