La Serie A lavora a un codice etico per i rapporti con gli agenti. Il tema, emerso nei giorni scorsi dopo le accuse da parte del presidente della Salernitana Danilo Iervolino, è stato trattato nel corso dell’assemblea di Lega di ieri.
“Nelle comunicazioni iniziali si è dato conto anche di un episodio che ha riguardato la Salernitana con un agente. La Serie A ha preso contezza di un problema che esiste nei rapporti tra professionisti e società e si è impegnata ad approfondire le tematiche anche per adottare regole più stringenti”, ha spiegato il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini.
“In alcuni casi si assiste a una posizione di agenti e procuratori che invadono le sfere di competenze della società e della dirigenza, con decisioni che non competerebbero all’agente ma alla società. Un rimedio è quello di adottare un codice etico o un regolamento nei rapporti tra società e agenti magari anche con sanzioni per scoraggiare comportamenti che non debbano avvenire. C’è stato consenso generalizzato. Il tema agenti la Lega lo ha affrontato più volte in questi mesi, riguardante soprattutto gli eccessivi costi. Il tema, come per le plusvalenze, non è l’uso ma l’abuso”, ha concluso Casini.
“Con grande unità di intenti e compattezza oggi in Assemblea abbiamo affrontato il tema del rapporto tra club ed agenti che come Salernitana abbiamo evidenziato con urgenza nei giorni scorsi”, ha aggiunto il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino .
“Accogliamo con piacere – ha proseguito – la solidarietà di tutti gli altri club per quanto accaduto e la disponibilità unanime nel voler adottare quanto prima una regolamentazione semplice e chiara che dia indicazioni certe e precise. Il calcio italiano ha la forza, il fascino e tutte le potenzialità per continuare a crescere a livello internazionale”.
“Non è più possibile assistere innocui a continue ingerenze da parte di agenti e procuratori che vanno ben oltre le loro funzioni e pretendono di determinare le politiche di gestione dei nostri club. Come sottolineato dal presidente Casini, una soluzione potrebbe essere l’adozione di un codice etico relativo ai rapporti agenti-club accompagnato da un quadro sanzionatorio efficace. Sono convinto che adottare regole certe e definite possa portare soltanto chiarezza ad una zona grigia francamente non più tollerabile”.