Salernitana, Iervolino: «Dia vale 40 milioni. Puntiamo a 12mila abbonati»

«La Salernitana non era mai stata tre anni di fila in Serie A, con me lo è. Ci auguriamo l’anno prossimo di poter fare quanto prima i 40 punti per la salvezza»

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(Foto: Simone Arveda/Getty Images)

«Alla squadra il voto è otto, dieci al pubblico sempre affettuoso e capace di dare un supporto straordinario alla squadra». Il patron della Salernitana Danilo Iervolino ha esordito così a proposito della passata stagione, in un’intervista rilasciata ai microfoni de “La politica nel pallone”, storica trasmissione radiofonica della Rai condotta e curata da Emilio Mancuso e giunta alla sua ventesima stagione.

«È stata una stagione difficile, di alti e bassi, nella quale abbiamo lottato su ogni campo. Con l’arrivo di Paulo Sousa in panchina la squadra ha trovato equilibrio, fraseggio, l’orgoglio che le ha permesso di giocare a testa alta contro tutte. Quindi alla fine il bilancio è positivo. La Salernitana non era mai stata tre anni di fila in Serie A, con me lo è. Ci auguriamo l’anno prossimo di poter fare quanto prima i 40 punti per la salvezza e di inaugurare un progetto in cui la Salernitana possa affrontare la massima serie con tranquillità», ha aggiunto.

Poi, a proposito dei top player della squadra: «Per Dia ad oggi abbiamo una clausola di 25 milioni che non rispecchia il valore del giocatore che potrebbe stare minimo sui 40 milioni. Purtroppo, ci sono tante squadre interessate, il giocatore vorrebbe restare a Salerno, vedremo il 20 luglio allo scadere della clausola cosa accadrà. Noi ci auguriamo resti qui. Lo abbiamo voluto fortemente, e sarebbe importante per noi poterlo trattenere».

Sul tema stadio, le ambizioni sono di alto livello: «Vorremmo superare la soglia dei 12mila abbonati, lo scorso anno sono stati 8mila, abbiamo l’ambizione di avere sempre più tifosi allo stadio. È importante per i giocatori perché Salerno ha una grande tifoseria, che regala emozioni, e rappresentano davvero il dodicesimo uomo in campo».

Infine, un commento sull’ingresso di Gianni Petrucci nel CdA del club: «Petrucci è una persona speciale, di grande esperienza, carismatico, che riesce a vedere cose che altri non vedono, è un uomo di grandi strategie che può dare sicuramente un grandissimo contributo a me personalmente e a tutta la Salernitana. Di solito nel calcio si tende ad avere un uomo solo al comando, io invece non soffro le grandi personalità accanto a me, anzi trovo che questo sia un moltiplicatore per fare ancora meglio. Lui ha una grande esperienza nello sport, possiamo definirlo l’uomo dello sport in Italia e la Salernitana che vuole creare una sport city che parte dal calcio e attraverso anche gli sport minori vuole identificare un territorio non poteva ricevere disponibilità migliore e quindi ce lo teniamo stretto».