La Liga spagnola offre una sponda al Barcellona. Il massimo ente calcistico del Paese ha apportato alcune modifiche, approvate dai club in Commissione Delegati, per quanto riguarda i regolamenti di controllo economico che interessano i club che hanno superato i limiti e che sono transitori per il 2023/24. Queste modifiche hanno l’obiettivo di stimolare il calciomercato di fronte alle difficoltà attuali nelle trattative.
Finora i club potevano utilizzare il 40% delle somme risparmiate sugli stipendi “in uscita” (non molto tempo fa la percentuale era del 25%) per portare a termini nuovi acquisti. Ora, quella percentuale diventa del 50% e sale al 60% se il calciatore rappresenta più del 5% del costo della rosa, la cosiddetta “Plantilla Deportiva”.
L’altro cambiamento è che fino ad ora la somma dei costi dei nuovi calciatori non poteva superare il 40% dell’eccesso che un club si trovava a iscrivere rispetto al limite imposto dall’organo di controllo. Ora, quella percentuale sale al 60%. Rimane invece come in precedenza la percentuale dei ricavi da cessione utilizzabile. Un club può spendere al massimo il 20% delle plusvalenze generate, che sale al 35% se il giocatore in uscita dalla rosa rappresenta più del 5% del costo totale della rosa.
Una modifica che può essere d’aiuto a club oltre i limiti come il Barcellona, anche se secondo quanto appreso da Marca, il club blaugrana ritiene che l’effetto di questi cambiamenti sia irrilevante. Il Barça ha già alleggerito la massa salariale negli ultimi mesi con la partenza di Piqué, Griezmann, Busquets o Jordi Alba, e si prevede che continuerà a farlo per il resto dell’estate con calciatori quali Lenglet o Umtiti.