La FIFA ha da poco annunciato che saranno gli Stati Uniti a ospitare il Mondiale per club 2025, nella sua prima edizione con un nuovo format che aprirà la competizione a 32 formazioni provenienti da tutto il mondo, di cui 12 europee.
Come riporta il quotidiano australiano The Sidney Morning Herald, per l’edizione del 2029 del torneo voluto fortemente dal presidente della FIFA, Gianni Infantino, si fa avanti la forte candidatura dell’Australia e della Nuova Zelanda. Le due federazioni, che vorrebbero competere anche per ospitare un’edizione del Mondiale maschile (si spinge per quella del 2034) sarebbero pronte a presentare un’offerta all’organismo mondiale del calcio.
Oltre ai 12 club europei, quattro vincitrici della Champions League e otto scelte grazie alle prime posizioni del ranking UEFA (i dettagli di costruzione del ranking non sono ancora ufficiali), ci saranno anche i vincitori dei più importanti tornei continentali di Africa, Asia, del Nord e Centro America, del Sud America, anche qui per un periodo di quattro anni. Inoltre è garantito un posto per un club della Nazione ospitante.
«È un torneo che crescerà nel corso degli anni – ha affermato il presidente della Federcalcio australiana James Johnson e che ha lavorato a stretto contatto con Infantino durante la creazione del nuovo Mondiale per club -. Gianni ha davvero fatto crescere la Champions League in UEFA, sa cosa serve per farlo. Se un giorno le migliori squadre di club venissero sulle nostre coste sarebbe un bene non solo per il calcio australiano. È qualcosa che potremmo sfruttare, così come per la Coppa del Mondo maschile. Ma questo è un progetto che viene dopo al Mondiale femminile che siamo sicuri sarà il migliore mai visto».
Non solo l’Australia, l’eventuale candidatura per il Mondiale per Club 2029 vedrebbe ben saldo il binomio con la Nuova Zelanda, che ha ottenuto il Mondiale femminile di questa estate. Il Paese potrebbe puntare a ospitare più eventi calcistici previsti per i prossimi anni. Dal Mondiale maschile a quello di futsal femminile passando per quello maschile Under 17, che dal 2024 si giocherà annualmente e coinvolgerà 48 squadre.
La presidentessa della Federcalcio neozelandese, Johanna Wood ha dichiarato: «Penso che ci saranno molteplici opportunità di collaborazione intorno alla cooperazione, andando avanti. Stiamo lavorando molto più da vicino. Stiamo sempre valutando cosa possiamo fare insieme e questo non farà che rafforzarsi».
I paesi dell’Oceania, e anche quelli dell’Asia, sono da sempre un grande target per i club europei, basti pensare alle diverse tournée che un gruppo di squadre tiene da diversi anni. E questo enorme interesse per il grande calcio sta spingendo i vertici delle rispettive federazioni a cavalcare l’entusiasmo sfruttando anche una vetrina per far esaltare agli occhi del mondo il proprio paese.
La candidatura per il Mondiale maschile del 2034, infine, potrebbe vedere la grandissima concorrenza di due super potenze come la Cina e l’Arabia Saudita, che recentemente si è ritirata dall’organizzare con Egitto e Grecia l’edizione del 2030. Per Australia e Nuova Zelanda – anche se il presidente Johnson non ha chiuso alla possibilità che il binomio possa diventare un trio andando a inserire un altro paese asiatico – il Mondiale per Club del 2029 potrebbe essere un ottimo piano B.