Chelsea, Lukaku via a titolo definitivo? Le cifre dell’operazione

Il centravanti belga rimane in uscita dal club londinese, con l’Inter interessata: ma i blues vorrebbero cedere il giocatore a titolo definitivo, dopo il prestito della passata stagione ai nerazzurri.

Lukaku va ai Mondiali
(Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

La situazione di mercato tra il Chelsea e Romelu Lukaku continua a tenere banco e sta per entrare in una nuova fase. Il centravanti belga infatti tornerà a essere un giocatore dei Blues dal 1° luglio, ma sembra improbabile che la sua permanenza sia a lungo termine.

Il Chelsea, tuttavia, ha deciso di non accettare più un prestito per Lukaku e richiede offerte per un trasferimento a titolo definitivo. Nonostante siano arrivate offerte importanti in particolare dai sauditi dell’Al Hilal, Lukaku ha respinto le possibilità, preferendo continuare a giocare in Europa.

Resta però il tema del valore di Lukaku: pagato 115 milioni di euro nell’estate 2021, il belga ha infatti ancora un peso importante sui conti del Chelsea. E per cederlo a titolo definitivo i Blues potrebbero trovarsi anche ad analizzare questa situazione, alla luce anche della mancata partecipazione alla Champions League che sta portando il club londinese a realizzare diverse grosse operazioni in uscita per limitare i danni, abbassando i costi e garantendosi entrate rilevanti.

Per quanto riguarda Lukaku, il valore a bilancio al 30 giugno 2023 si aggira intorno ai 69 milioni di euro dopo due anni di ammortamenti sui cinque anni di contratto firmato nell’estate 2021. Secondo le indiscrezioni, inoltre, lo stipendio del belga è pari a circa 19 milioni di euro lordi. In sostanza, quindi, se rimanesse al Chelsea nel 2023/24, l’impatto a bilancio di Lukaku si aggirerebbe superiore ai 40 milioni di euro.

Per evitare minusvalenze, quindi, il Chelsea dovrebbe cederlo di fatto a 69 milioni, oppure valutando una operazione in prestito con diritto di riscatto fissato a circa 46 milioni al termine della stagione 2023/24. Tuttavia, considerando quello che risparmierebbe tra stipendio lordo e ammortamento, il club inglese potrebbe anche accontentarsi di cifre inferiori, iscrivendo a bilancio una minusvalenza che sarebbe “pareggiata” dal risparmio dei costi a bilancio.