Continuano ad arrivare messaggi di stima e cordoglio per la scomparsa di Silvio Berlusconi. Che si tratti di esponenti della politica o dello sport o di personalità che sono protagonisti in entrambi questi due mondi. Un esempio è Claudio Lotito, presidente della Lazio e senatore della Repubblica, proprio eletto fra le fila di Forza Italia, partito fondato proprio da Berlusconi nel 1994.
«Silvio Berlusconi ha portato, in ogni settore in cui si è impegnato, una mentalità vincente, la voglia di raggiungere gli obiettivi con determinazione, con coraggio – ha ricordato Lotito allo Speciale Tg5 -. Questo vale anche nel calcio. Penso al Milan, che non solo ha vinto tutto, ma intorno al quale ha creato un centro sportivo all’avanguardia, con un’organizzazione che ha fatto invidia nel mondo, portando risultati strepitosi».
Lotito, in seguito, rivela come debba a Berlusconi sia l’inizio della sua carriera politica che sportiva: «Io ho preso la Lazio perché me lo chiese lui, preoccupato dalla situazione dell’ordine pubblico a Roma. L’ho ascoltato perché per me rappresentava un punto di riferimento. Anche la mia attività politica nasce da una sua intuizione, perciò non posso che essergli profondamente grato. Gli spagnoli ha fanno una differenza sostanziale tra ‘creador’ e ‘emprendedor’, ecco Berlusconi era un creatore. Ho avuto l’onore di conoscerlo da tantissimi anni, la cosa che mi ha impressionato è che in ogni sua azione metteva passione, determinazione, coraggio, lungimiranza. Silvio Berlusconi era un uomo con una sensibilità e un tatto rari, capace di coinvolgere empaticamente e di entrare nel cuore di chi lo incontrava. L’ho sentito l’ultima volta giovedì e mi chiedeva notizie sul Molise, a dimostrazione di quanto si sia sempre sentito responsabile del suo ruolo nella società. Lascia un vuoto profondo in chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, ma anche in chi non lo ha mai incontrato».