Diritti d’archivio, ufficiale la ripartizione: a Juve, Inter e Milan oltre il 40%

Approvata anche dalla FIGC la ripartizione dei diritti d’archivio della Serie A, che sono stati centralizzati. Ecco la classifica dei club.

Prezzi curva partite Serie A
(Foto: Nicolò Campo / Insidefoto)

La FIGC ha ufficialmente approvato le modifiche allo statuto della Lega Serie A, confermando in questo modo la ripartizione dei diritti d’archivio, che – come deliberato in una recente assemblea tra le società del massimo campionato italiano – saranno centralizzati per il prossimo ciclo di diritti tv (triennale, quadriennale o eventualmente quinquennale).

Nel documento pubblicato dalla Federcalcio si legge che la Lega Serie A «commercializza, in forma centralizzata unitamente ai diritti audiovisivi collettivi relativi alle competizioni organizzate dalla Lega Serie A, i Diritti Individuali di titolarità delle Società mandanti nei contenuti, nei termini ed alle condizioni che seguono». In particolare, vengono fornite le seguenti definizioni:

  • “Diritti Ancillari”: tutti i diritti di titolarità delle singole Società inclusi negli Inviti per Operatori della comunicazione e per l’Intermediario Indipendente così come approvati dall’Assemblea con delibera in data 16 maggio 2023; –
  • “Archivio Corrente”: il diritto di titolarità delle singole Società di concedere in licenza il diritto di comunicare al pubblico e distribuire le immagini di archivio degli eventi delle competizioni organizzate dalla Lega Serie A una volta decorsi otto giorni dalla mezzanotte del giorno di disputa di ciascun evento, limitatamente alle immagini di archivio della Stagione Sportiva in corso di svolgimento e della Stagione Sportiva immediatamente precedente, esclusivamente ai licenziatari assegnatari dei diritti audiovisivi collettivi relativi alla trasmissione integrale in diretta degli eventi;
  • “Diritti Individuali”: i “Diritti Ancillari” e l’”Archivio Corrente”, unitamente intesi.

La commercializzazione dei diritti da parte della Lega Serie A avviene in via non esclusiva, con effetto a partire dal 1° luglio 2024. Per quanto riguarda i criteri di ripartizione, nella delibera si legge che «a fronte della commercializzazione, in Italia e all’estero, di tutti i diritti audiovisivi collettivi, come integrati con i Diritti Individuali, la Lega Serie A prededurrà a monte delle risorse complessive lorde così ottenute: un importo pari all’un per cento (1%) di tali risorse per i Diritti Ancillari; un importo pari al quattro per cento (4%) di tali risorse per l’Archivio Corrente».

E così, per le «stagioni sportive a partire dalla 2024/2025 e fino alla 2028/2029», l’importo percentuale complessivo «pari al 5% delle risorse complessive lorde sarà ripartito, in ciascuna stagione sportiva dalla 2024/2025 alla 2028/2029 inclusa, tra le Società partecipanti al relativo Campionato di Serie A secondo le percentuali attribuite a ciascuna Società secondo seguente la tabella»:

  1. Juventus 14,55%
  2. Inter 14,00%
  3. Milan 14,00%
  4. Napoli 9,00
  5. % Roma 8,00%
  6. Lazio 8,00%
  7. Atalanta 5,00%
  8. Fiorentina 3,75%
  9. Torino 3,25%
  10. Bologna 3,15%
  11. Sampdoria 3,15%
  12. Udinese 3,15%
  13. Hellas Verona 2,50%
  14. Sassuolo 2,50%
  15. Cremonese 1,00%
  16. Empoli 1,00%
  17. Lecce 1,00%
  18. Monza 1,00%
  19. Salernitana 1,00%
  20. Spezia 1,00%