Anche oggi il cinismo dei mercati finanziari ha trovato la sua conferma. Dopo la scomparsa in mattinata di Silvio Berlusconi, fondatore e socio di controllo dell’ex gruppo Mediaset attraverso Fininvest, il titolo di MediaForEurope (il nuovo nome di Mediaset in Borsa) ha chiuso in forte rialzo in Borsa, guadagnando nella categoria A il 5,86% a 0,5 euro riducendo la distanza rispetto all’azione di categoria B (+2,32% a 0,70)
Il mercato ha puntato sui titoli della ex Mediaset in un’ottica speculativa, come già in passato in occasione della notizia del ricovero del patron del gruppo, mentre Mondadori e Mediolanum, gli altri titoli della “galassia” Fininvest, non hanno registrato variazioni di rilievo: in rialzo contenuto (+1,5%) l’altra quotata del settore editoriale in portafoglio a Fininvest, Mondadori, così come Banca Mediolanum (+0,4%) in cui la holding della famiglia Berlusconi detiene il 30% circa. Al centro non ci sono solo speculazioni sull’ipotesi di un disimpegno, ma anche il tema della successione in Fininvest, la società che controlla Mfe.
La Borsa di Milano in generale ha chiuso in rialzo, in linea con le altre Borse europee, sostenuta anche dal sentiment ottimista a Wall Street prima del dato dell’inflazione di domani e della decisione sui tassi della Fed di mercoledì. L’indice Ftse Mib chiude le contrattazioni con un progresso dello 0,88% a 27.400,69 punti.
In luce sul listino milanese Prysmian (+3,08%) e Stmicroelectronics (+3,06%, dopo la notizia di un accordo con Hpe per lo sviluppo di componenti per le auto elettriche) seguiti dai rialzi di Iveco (+1,91%) e Amplifon (+1,83%). Bene anche Stellantis con un +1,62% e nel settore rialzi per Ferrari (+1,3%9 e Pirelli (+1,8%) in attesa di novitànel procedimento per il Golden Power. Buoni rialzi nell’energia per Terna (+0,78%) e Italgas (+0,63%), mentre i petroliferi risentono del calo del prezzo del greggio con Eni -1,19%, Saipem -1,4%. Vendite anche per Tim (-1,84%) e Montepaschi Siena (-1,34%).