Lazio, ci risiamo: l'indice di liquidità blocca ancora il mercato

Il club biancoceleste nuovamente frenato sul mercato, come in passato: Lotito può intervenire per sbloccare la situazione.

Lazio indice di liquidità
(Foto: Andrea Staccioli / Insidefoto)

L’incubo è tornato. È ancora sotto, è ancora bloccato, l’indice di liquidità della Lazio. Lo scrive Il Messaggero, spiegando che il tesoretto derivante dal secondo posto – con tanto di qualificazione alla prossima Champions League – entrerà solo nel bilancio successivo. Dunque, il mercato rischia di rimanere di nuovo paralizzato, a meno che Lotito non faccia la solita prematura immissione di denaro certo del successivo rientro, o non riesca a ottenere l’anticipo dei soldi UEFA della Champions.

Se così non sarà, i biancocelesti si dovrebbero limitare solo a qualche scambio oppure si dovrebbero muovere rapidamente in uscita per vendere uno fra Maximiano, Gila, Basic o Marcos Antonio. Difficile ipotizzare subito eventuali cessioni big di Luis Alberto o di Milinkovic-Savic.

Il lavoro da fare – spiega il quotidiano – è duro e corposo, c’è una situazione tostissima in cui dovrà districarsi il pool di mercato formato da Fabiani e Calveri (insieme a Picchioni e, forse successivamente, Leonardo Gabbanini, indicato da Sarri per l’area scouting), ai quali Lotito ha già dato le prime indicazioni per il dopo-Tare, prima del vertice decisivo per costruire il nuovo organigramma della Lazio.

Sarri vuole essere rassicurato sull’imminente futuro: è ancora più irrequieto dopo aver saputo che lo spettro dell’indice di liquidità aleggia sempre intorno alla Lazio e vuole sapere come Lotito intende risolverlo per muoversi subito e iniziare a formare una squadra che possa ben figurare in Champions. «Non ho nessuna intenzione di lasciare la Lazio, ma devono combaciare le idee. Non si deve per forza proseguire insieme solo perché c’è un contratto. L’importante è che ora arrivino giocatori forti, va creato un percorso per la Champions. La differenza è centrarla almeno tre anni di seguito», aveva detto il tecnico.

 

Da quando è sbarcato nei professionisti, solo in altri tre casi Maurizio è rimasto per almeno tre stagioni in un club (Sansovino, Empoli e Napoli) e i risultati sono sempre andati in crescendo. La garanzia è il suo curriculum, ma ha bisogno di aiuto: Lotito deve metterlo a proprio agio, rinforzare l’organico e puntare ancora più in alto. Aggirare l’indice di liquidità sarebbe un punto di partenza importante.