Sky come attore economico, come attore di innovazione e come attore culturale. Sono questi i principali temi analizzati in uno studio realizzato dalla SDA Bocconi sull’impatto di Sky in Italia nei giorni in cui si celebrano i 20 anni dallo sbarco nel nostro Paese.
I dati legati allo studio sul “Contributo di Sky Italia alla società e all’economia nazionale” sono stati presentati oggi con la partecipazione di Maurizio Leo, Viceministro dell’Economia e delle Finanze e di Andrea Duilio, AD di Sky Italia.
Lo studio, realizzato da Carlo Altomonte, Arianna Brioschi, Carlo Alberto Carnevale Maffè, Guia Beatrice Pirotti, e Stefano Riela, analizza le ricadute su economia, occupazione, fiscalità e indotto in 20 anni di attività e, dal punto di vista qualitativo, mette in luce il contributo di Sky all’industria culturale e sportiva del nostro Paese e il ruolo che ha avuto nel valorizzare la creatività italiana nel mondo.
In particolare, secondo lo studio, nell’arco di 20 anni, l’output nazionale totale cumulato generato da Sky è stimato in circa 125 miliardi di euro. II «moltiplicatore» del fatturato di Sky sull’output nazionale è di oltre 2,6 volte: ogni 1.000 euro di ricavi di Sky generano infatti circa 2.604 euro di output totale (diretto, indiretto e indotto) in Italia.
La stima del contributo cumulato al PIL italiano (diretto, indiretto e indotto) di Sky in 20 anni di attività è di poco inferiore a 50 miliardi di euro, con una media di 2,7 miliardi/anno negli ultimi 8 anni. Invece il contributo fiscale alle casse dello Stato nell’arco di 20 anni è stato di oltre 20,5 miliardi, con una media di circa 1,2 miliardi/anno negli ultimi 8 anni.
L’indotto occupazionale (diretto, indiretto e indotto) di Sky in Italia è stimato in oltre 30.000 persone impiegate in media all’anno negli ultimi 4 anni. Il perimetro di persone occupate si è espanso nel corso degli anni di oltre 12.000 posti di lavoro rispetto ai 18.000 impiegati totali del periodo iniziale.
Un impatto che Sky ha avuto anche a livello sportivo, considerando gli investimenti effettuati in Italia negli ultimi anni. Complessivamente la stima è di 10 miliardi di euro investiti in termini di diritti tv solo per la Serie A, di cui 7,3 miliardi a partire dal 2010/10 quando è cominciata la vendita a livello collettivo dei diritti tv del campionato.