De Siervo: «Sconfiggere la pirateria fondamentale per far salire abbonati tv»

Le parole dell’ad della Lega Serie A: «Credo che sia inevitabile oggi avere una pluralità di abbonamenti. E sul prezzo non penso che si debba scendere più di tanto».

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Luigi De Siervo (Photo Nicolò Campo / Insidefoto)

“Ci presentiamo sul mercato con molti punti di forza. Anzitutto, abbiamo meno vincoli sul piano temporale, per cui possiamo superare i tre anni di contratto previsti in passato dalla Legge Melandri. All’estero, inoltre, possiamo bypassare le formalità dei bandi e svolgere, come stiamo facendo, un lavoro paese per paese, per sfruttare tutte le opportunità dei mercati emergenti”. Lo ha detto l’amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo in una intervista al Sole 24 Ore.

“Abbiamo finalmente una legge sulla pirateria, attesa al varo definitivo del Parlamento, che consentirà di bloccare subito i siti che trasmettono illegalmente i match, sottraendo 300 milioni di ricavi alla Serie A, senza dover aspettare 15 giorni, come accade ora, per spegnere il segnale. E, infine, dopo la sfortunata finale persa dalla Roma in Europa League, ci prepariamo ad altre due finali con team italiani. Calcio is back, la formula che usammo per inaugurare lo scorso anno la sede di New York, non è più solo uno slogan”

“La bellezza del gioco espresso dal Napoli e da altre squadre, il livello di competizione del nostro torneo, dove da quattro anni vincono squadre diverse, sono fattori unici nel panorama delle Leghe europee. Dobbiamo migliorare sotto tanti punti di vista, dalle infrastrutture alla valorizzazione dei giovani, ma cominciamo a raccogliere i frutti di un lavoro portato avanti faticosamente da quattro anni”.

“Bando per i diritti tv post 2024? È una sfida che vogliamo affrontare con l’orgoglio di chi vuole recuperare il primato perduto. A parte la Premier League, che ha costruito un prodotto globale e con la Champions rappresenta il top del calcio nei palinsesti internazionali, pensiamo di poterci giocare al meglio le nostre chance rispetto agli altri campionati europei. Rispetto ai quali possiamo essere molto competitivi. A partire dall’innovazione tecnologica. In Spagna non hanno ancora la goal-line technology, per fare un esempio”.

“Canale della Lega? Oggi tecnicamente un canale della Lega c’è già. E sarà attivo da settembre, sia per la radio, per la quale dopo un bando, abbiamo scelto Rds come partner, sia per la tv. Costruiremo un nostro palinsesto per raccontarci e sarà interessante sperimentare il ruolo della Lega come editore di se stessa, considerando le diverse anime che la compongono”.

“Se poi non dovessero arrivare offerte interessanti né dai broadcaster, nè da un eventuale intermediario, e non dovessimo ottenere miglioramenti dalle trattative private, lo scenario di un canale della Lega per trasmettere i match potrebbe concretizzarsi senza grossi problemi. Anche perchè, in quel caso, avremo la possibilità di avere partner finanziari, visto che l’Antitrust ci ha negato la possibilità di avere “soci” industriali”.

“Un solo abbonamento per i tifosi? Credo che sia inevitabile oggi avere una pluralità di abbonamenti. E sul prezzo non penso che si debba scendere più di tanto. Certo si può migliorare l’offerta. Vede, sconfiggere anche culturalmente la pirateria è fondamentale per ampliare la base degli abbonati. E con un aumento degli abbonati si potrebbe prospettare un reale riequilbrio dei costi”.