Si accende lo scontro tra il Comune di Napoli e il patron del club partenopeo Aurelio De Laurentiis. Al centro del dibattito la festa Scudetto in programma per il prossimo 4 giugno, quando si disputerà l’ultima giornata di campionato, con gli azzurri che giocheranno in un Maradona stracolmo contro la già retrocessa Sampdoria.
Non ci saranno i palchi nelle piazze, ma solo maxi schermi, non c’è di conseguenza la festa di popolo perché – spiega Il Mattino – tutto sarà concentrato allo stadio, dove potranno prendere posto al massimo in 60mila, ma soprattutto al sindaco Gaetano Manfredi non è andato giù che alla fine quello che era il programma di partenza, appunto palchi dal vivo con calciatori e artisti, sia stato depennato dall’agenda della festa Scudetto di domenica in carico allo stesso Napoli.
Il tutto, nonostante i tentativi di mediazione. Anche sulla sfilata del bus scoperto con i calciatori Campioni d’Italia, che i napoletani avrebbero salutato a decine di migliaia, per la quale ha provato a mediare con il Viminale e le Autorità di pubblica sicurezza. Sul tema sono stati evocati problemi di gestione dell’ordine pubblico, con Manfredi che ha accettato le riserve delle Autorità ma precisando che «a Napoli abbiamo festeggiato con mezzo milione di persone in strada e non ci sono stati incidenti, non solo abbiamo festeggiato bene ma abbiamo dimostrato agli altri di essere i migliori».
«Stiamo lavorando come abbiamo già fatto nelle scorse occasioni, per avere una festa molto diffusa, partecipata e anche sicura. Noi stiamo mettendo in campo tutta l’organizzazione che compete al Comune e poi c’è il lavoro delle forze dell’ordine e della Prefettura per garantire la sicurezza», ha aggiunto ancora il sindaco.
Sul fronte Napoli, resta la freddezza verso il patron De Laurentiis. Manfredi si aspettava i palchi con i protagonisti dal vivo e non di essere costretto a mettere i maxi schermi da dove far trasmettere le immagini della festa che saranno date da Rai 2 a partire dalle 21. L’organizzazione della festa è tutta in carico a patron De Laurentiis, ma con un robusto impegno finanziario di Comune, Città metropolitana e Regione, che hanno investito oltre un milione di euro.
Soldi pubblici, ma la regia è di un soggetto privato. Le strutture in città saranno in tre piazze ma non c’è ancora nulla di ufficiale: quella del Plebiscito dove verranno utilizzati i maxi schermi del palco di Gigi D’Alessio che fino al 3 giugno terrà li una serie di concerti. Anche il cantautore aveva messo a disposizione il suo palco per fare una festa Scudetto dal vivo, ma De Laurentiis si è ingolosito molto per la diretta televisiva di Rai2 e ha mandato all’aria il progetto originario.
Le altre location per i maxi schermi dovrebbero essere piazza Mercato e piazza Ciro Esposito a Scampìa. Sul fronte dell’area metropolitana i Comuni che hanno fatto richiesta per avere i maxi schermi sono 15. Sull’ordine pubblico nessun dispositivo particolare: non ci sarà la chiusura al traffico della città, nessun varco, ma solo più forze dell’ordine nell’area di Fuorigrotta dove si presume i tifosi potrebbero stazionare davanti al Maradona. I trasporti pubblici su ferro saranno funzionanti fino alle 2 del mattino.
Sul tema della festa – derubricata come festa «a metà» – sono intervenuti anche i consiglieri comunali di Forza Italia Salvatore Guangi e Iris Savastano per i quali sarà «una festa limitata a 50mila fortunati che hanno vinto una vera e propria lotteria su TicketOne per conquistare un biglietto. I proventi ovviamente andranno esclusivamente nelle casse del Napoli Calcio e che non bastando tale incasso al Patron della Filmauro si è assicurato l’esclusiva televisiva su televisioni private e pubbliche».
«Ma dov’è il pullman scoperto per il resto della città? Da nessuna parte, fermo in garage. Per le casse della società De Laurentis ha ottenuto un milione di euro dalla Regione e 350mila di euro dal Comune di Napoli. Ma l’evento è pubblico o è privato? Non ci è chiaro. Qual è l’interesse pubblico che può giustificare un impegno economico così rilevante? E perché allora negare la condivisione pubblica della festa con il resto della città?».
«In tutto il mondo sfilano carri per celebrazioni calcistiche e dopo 33 anni solo Napoli se ne priva. Non è giustificabile la passività dell’Amministrazione né tanto meno accettabile l’avidità del Presidente del Napoli. Noi di Forza Italia non ci stiamo», sottolineano i consiglieri comunali di Forza Italia.