Gianpaolo Calvarese, ex arbitro di serie A con all’attivo più di 300 gare nella massima serie considerando tutti i ruoli (arbitro, VAR e arbitro addizionale), è ora imprenditore nell’azienda di famiglia che produce integratori sportivi naturali Aperegina. Inoltre ogni mercoledì sera di Champions League è parte della scuderia di Amazon Prime Video per commentare nella Var Room il match trasmesso dal broadcaster in Italia.
L’ex direttore di gara teramano, dopo alcuni interventi su Calcio e Finanza, ha deciso di proseguire la collaborazione con la nostra testata inviando un contributo sul fischietto che dirigerà la prossima finale di Europa League.
Manca sempre meno alle finali europee che vedranno coinvolte tre squadre italiane: la prima a scendere in campo sarà la Roma, che sfiderà il Siviglia in Europa League mercoledì 31 maggio, alla Puskas Arena di Budapest.
Pochi giorni fa la UEFA ha annunciato i nomi delle squadre arbitrali designate per i tre match. A dirigere Siviglia-Roma sarà l’inglese Anthony Taylor. Cosa devono aspettarsi le due squadre? Scopriamo le caratteristiche di questo direttore di gara e della sua squadra arbitrale, con un occhio anche al suo modo di gestire il rapporto coi calciatori in campo.
Quarantaquattro anni, Taylor può essere definito un arbitro inglese di nascita ma non nello stile. Parliamo infatti di un arbitro che fischia moltissimo, certamente più della media dei suoi colleghi. Taylor è, insieme a Michael Oliver, la punta di diamante della classe arbitrale britannica: i due hanno raccolto la pesante eredità di Mark Clattenburg, miglior arbitro inglese fino al 2017, quando “emigrò” in Arabia Saudita. In questa stagione di Premier, Taylor ha diretto ben 41 partite, e in Europa League ha già arbitrato la Roma all’Olimpico contro il Feyenoord. Per lui anche la soddisfazione di essere designato per la finale del Mondiale per Club fra Real Madrid e Al-Hilal. Taylor è soprattutto un arbitro che dialoga molto coi calciatori: la sua qualità migliore è proprio l’empatia. A supportarlo al VAR ci sarà Stuart Attwell, molto preciso e fiscale, con una soglia di intervento molto bassa.
Al momento, il più grande successo da direttore di gara per Taylor è datato 15 settembre 2020, quando diresse la finale di Supercoppa UEFA tra Bayern Monaco e Siviglia. Ma non c’è solo il campo, con le sue polemiche e soddisfazioni, nella vita di Taylor: durante la pandemia per il Covid-19, l’inglese è stato tra i primi arbitri a darsi da fare, sfruttando anche la sua nomea, per dare una mano a chi è stato più colpito, prestandosi come volontario per l’NHS (National Health Service, ovvero il sistema sanitario inglese).
Infine, una considerazione personale: ritengo che, se il Manchester City non si fosse qualificato per la finale, la scelta del designatore sarebbe potuta ricadere proprio su Taylor. Un’occasione mancata che però si ripresenterà sicuramente in futuro, per questo arbitro di grandi capacità, nel pieno della sua carriera.