Nuovo San Siro, presto una decisione sul referendum per il Meazza

I tempi tecnici per avere una risposta dai garanti sono di 80 giorni massimo. Inter e Milan hanno chiesto di avere un riscontro entro la fine dell’estate

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(Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

È durato circa un’ora e mezza l’incontro che ha visto protagonisti il Collegio dei garanti del Comune di Milano, gli esponenti del comitato Referedum X San Siro e i rappresentati di Inter e Milan, per discutere del possibile referendum per salvare il Meazza, che dovrebbe essere abbattuto se i club decideranno di fare un nuovo stadio sull’area di San Siro.

«Quello che per noi conta è che ci sia subito, al più presto, una decisione del Collegio dei garanti. A noi interessa che ci precisino i tempi della decisione del Collegio dei garanti, non abbiamo discusso di merito in questa riunione ma di metodo. Loro ci hanno detto che decideranno», ha ribadito Giuseppe Bonomi, advisor del Milan per il nuovo stadio, all’uscita da Palazzo Marino, sede del Comune, dopo il confronto.

«È stato un incontro che ha una funzione notarile, in cui il Comune, i proponenti e gli opponenti si incontrano e fanno un contraddittorio, noi quello che avevamo da dire lo abbiamo detto nel corso del dibattito pubblico», ha aggiunto ancora Bonomi sul tema.

«Abbiamo ribadito ai Garanti del Comune di Milano che noi riteniamo ancora legittime tutte le richieste del referendum, sia quella abrogativa e propositiva». E’ questo invece il commento di Andrea Bonessa, esponente e portavoce del Comitato Referendum X San Siro dopo l’incontro, per parlare della possibilità di tenere il referendum sul futuro del Meazza.

Il collegio dei garanti del Comune ha già bocciato la richiesta di referendum del Comitato che però ha fatto ricorso al giudice civile che lo ha accolto. Ora, quindi, i garanti si devono esprimere nuovamente come ordinato dal giudice. «Noi siamo ottimisti, nel momento in cui i garanti recepiscono l’ordinanza del giudice, che ha detto che si deve discutere di referendum e non di progetto e quindi ha sollevato i garanti dall’obbligo di tenere fede su pareri degli uffici, che avevano bocciato i quesiti. Se loro seguiranno le direttive del giudice noi siamo ottimisti», ha aggiunto Bonessa.

L’incontro con le squadre invece «è stato quasi inutile, alla domanda se pensano di poter ristrutturare San Siro hanno ribadito la loro contrarietà. Hanno fatto notare che i tempi del referendum sono incompatibili con le loro esigenze economiche», ha sottolineato ancora.

 

I tempi tecnici per avere una risposta dai garanti sono di 80 giorni massimo, le squadre hanno chiesto di avere una risposta entro la fine dell’estate in modo tale da partire con il referendum, che si dovrebbe tenere se sarà dato il via libera non prima della prossima primavera. Al Comitato mancano ancora 14mila firme che dovranno essere raccolte se verrà dato il via libera dei garanti.