Un milione di euro mancante, rimborsi gonfiati, spese pazze e gestione tutt’altro che parsimoniosa: la situazione economica della sede Rai di New York è finita sul tavolo della Corte dei Conti del Lazio, come riportato da Repubblica.
La magistratura contabile infatti ritiene che un milione di euro tra il 2014 e il 2021 sia stato sperperato e per questo motivo è stata aperta un’inchiesta per danno erariale, mettendo nel mirino cinque dirigenti della televisione pubblica.
La vicenda nasce da una doppia denuncia (nel 2020 e nel 2021) da parte di un anonimo “gruppo di dipendenti della sede di New York”: da qui gli inquirenti si sono mossi, con l’indagine poi affidata al nucleo di polizia economica finanziaria di Roma della Guardia di Finanza.
Sono stati quindi passati al setaccio tutti i documenti e le spese, tra i quali anche il contratto di affitto che prevede spese di manutenzione della sede, seppur la Rai abbia poi pagato di tasca sua lavori per sistemare i locali. Inoltre, c’è anche il caso del contratto di affitto con l’Ice (l’Agenzia per la promozione all’estero delle imprese italiane) che ha dato in locazione dei suoi appartamenti alla Rai a New York fino al 2021: locali che la Rai sapeva di dover lasciare per spostarsi in un’altra sede, ma nessuno ha negoziato il recesso anticipato e l’azienda pubblicata ha pagato per sei mesi l’affitto senza occupare più i locali.
Infine, sono segnalati anche rimborsi indicati nei contratti di diversi dipendenti, soprattutto lavoratori tecnici di una società che aveva vinto un appalto per alcuni servizi, che poi di fatto non avrebbero mai incassato.
Un dossier che ora è nelle mani del procuratore regionale del Lazio, Pio Silvestri, mentre dalla Rai hanno fatto sapere che «stanno collaborando con la Corte dei conti, l’indagine riguarda la vecchia sede di New York».