Football Affairs, il caso Juventus e il mancato tempismo

Con il Football Affairs di questa settimana il Direttore Luciano Mondellini parte dal caso Juventus per riflettere sull’ampio tema della giustizia sportiva.

Il caso Juventus e il mancato tempismo
Anteprima Football Affairs

La giusta tempistica nello sport è qualcosa di fondamentale. Che sia il momento corretto per saltare a centro area e insaccare di testa su un corner, ritardare di pochi secondi una staccata per superare l’avversario all’ultima curva o scattare nell’istante esatto in cui si sente lo sparo su una pista d’atletica.

Gli atleti, a prescindere dalla disciplina sportiva, sanno bene che il tempismo è tutto e che in frangenti di tempi spesso infinitesimali si giocano incontri, sfide, gare se non addirittura intere carriere.


Un concetto che tuttavia non è così radicato in quelle che sono le istituzioni che lo sport normano e governano ma che dovrebbero anche tutelare, per certi versi forse accudire.

Questa settimana si è aperta con l’ufficialità della penalizzazione alla Juventus decisa dalla Corte Federale della FIGC che stabilito un secco -10 in classifica al club per il capitolo plusvalenze.

Doveroso inciso: la penalizzazione è frutto di un percorso, intrapreso da tempo, e che si basa su capi piuttosto oggettivi sui quali non intendiamo entrare in merito; la questione che invece ci ha colpito riguarda la scelta del momento in cui comunicare al club, nella fattispecie ai giocatori, il verdetto della Corte Federale.

Il caso Juventus e il mancato tempismo: l’impatto psicologico

Accade tutto lunedì 22 maggio, a fine giornata, con gli uomini di Allegri pronti a entrare in campo in casa dell’Empoli per il posticipo della 36esima giornata.

Pochi minuti prima del fischio dell’arbitro i bianconeri apprendono della sentenza.Senza avventurarsi in congetture, anche perché non è dato di sapere come la squadra nel suo complesso e ogni giocatore con sé stesso, abbia reagito alla notizia, pare invece evidente che sganciare una bomba a pochi minuti dall’inizio della terzultima giornata di campionato, con ancora l’accesso alla Uefa Champions League da contendere, sia stata una scelta a dir poco infelice per i giocatori.

La notizia poteva demotivare, portare pensieri ed energie altrove o per contro, anche ringalluzzire, dare una linfa vitale inaspettata. Quel che è certo e che non avrebbe potuto lasciare indifferenti.

Difficile pensare a uno sgarbo voluto, si è forse trattato di una mancanza di accortezza, di un deficit di empatia verso chi, da lì a breve avrebbe giocato un match e che solo al match doveva pensare.

Con il Football Affairs di questa settimana il Direttore Luciano Mondellini parte dal caso Juventus per riflettere sull’ampio capitolo della giustizia sportiva, sui tempi, le dinamiche, le farraginosità e gli effetti che questo insieme di fattori possa comportare sullo sport.