Juve, rischio due anni senza Champions: perché è importante qualificarsi per le coppe

Anche se la Champions è compromessa, il club bianconero deve cercare di conquistare più punti possibili e raggiungere almeno il sesto posto.

Juventus due anni senza Champions
(Foto: FRANCK FIFE/AFP via Getty Images)

La penalizzazione inflitta alla Juventus dalla Corte d’Appello federale ha spinto i bianconeri al quinto posto in classifica, alle spalle del Milan. Se in un primo momento la squadra di Allegri sembrava avere ancora il destino nelle proprie mani, la sconfitta con l’Empoli ha compromesso quasi definitivamente il raggiungimento del quarto posto, utile per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League.

Entrare tra le prime quattro squadre in Serie A non avrebbe comunque garantito alla Juventus la fase a gironi della competizione, dal momento in cui anche la UEFA sta seguendo l’evolversi dei procedimenti di fronte alla giustizia sportiva in Italia ed entro il mese di giugno potrebbe prendere provvedimenti nei confronti del club bianconero.

Tradotto: la qualificazione sul campo a qualsiasi delle tre competizioni per club UEFA potrebbe essere “inutile” in vista della prossima stagione sportiva, perché la stessa Federcalcio europea potrebbe decidere di estromettere il club piemontese dalle coppe europee. Tuttavia, conquistare la qualificazione sul campo è comunque importantissimo, per evitare il rischio che l’assenza dalle coppe si estenda su due stagioni.

Ma da cosa nasce questa possibilità? Le sanzioni inflitte dalla UEFA sono generalmente da scontare nella prima stagione utile in cui il club che viene punito si qualifica per un torneo. Se la Juventus non riuscisse a ottenere questo risultato – anche una qualificazione alla prossima Conference League per il 2023/24 –, potrebbe dover rinunciare alla partecipazione alla coppa europea eventualmente conquistata per il 2024/25.

Una stagione importantissima, perché a settembre del 2024 prenderà il via la prima edizione della nuova Champions con girone unico, la presenza di 36 squadre e un montepremi decisamente più ricco (la UEFA punta a raccogliere almeno 5 miliardi dalla competizione). Da qui l’importanza di conquistare più punti possibili sul campo e scongiurare questa ipotesi.

 

Attualmente la Juventus è settima, alle spalle della Roma. Il sesto posto vale generalmente la qualificazione alla Conference League se la vincitrice della Coppa Italia (il successo garantisce un posto nella fase a gironi di Europa League) non si trova nei primi sei posti. Un’eventualità da non scartare, considerando che la Fiorentina è giunta all’ultimo atto e potrebbe ancora conquistare il trofeo.

Se invece fosse l’Inter a conquistare la Coppa Italia, dal momento in cui i nerazzurri si qualificheranno probabilmente per la prossima Champions League, il settimo posto si trasformerebbe in un piazzamento utile per le coppe (in particolare per la Conference League). A partire da domani sera, i bianconeri potranno avere un quadro più definito per affrontare le ultime due giornate di campionato.