Si è conclusa la discussione orale davanti alla Corte di Appello della FIGC sul caso Juventus. Iniziata poco dopo le 10, l’udienza si è conclusa intorno alle 12.50 e subito dopo è iniziata la Camera di consiglio, da cui uscirà una decisione.
La richiesta dalla Procura della FIGC è di undici punti di penalizzazione per il caso plusvalenze, con otto mesi di inibizione per i dirigenti. Si tratta della terza volta in cui il secondo grado della giustizia sportiva discute il caso: la prima, il 27 maggio 2022, si era chiusa con il proscioglimento di tutti i club coinvolti a iniziare dai bianconeri per l’impossibilità di stabilire un reale parametro di valutazione economica di un giocatore; la seconda, il 20 gennaio 2023 alla luce dei nuovi elementi emersi dall’inchiesta Prisma di Torino, con la penalizzazione di 15 punti al club e le inibizioni ai dirigenti.
Quattro di queste – quelle di Agnelli (per 24 mesi) Paratici (30 mesi), Cherubini (16 mesi) e Arrivabene (24 mesi) – sono state confermate dal Collegio di Garanzia del Coni. Adesso la Corte è chiamata a motivare la rilevanza della posizione degli altri sette ex dirigenti coinvolti ai fini della sanzione data: si tratta di Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli-Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano. Per loro Chinè ha chiesto ora 8 mesi di inibizione.