«Traditore ed egoista»: la fine dell'amicizia fra Bebeto e Romario a causa della politica

I due grandissimi protagonisti della vittoria del Brasile nel Mondiale negli Stati Uniti del 1994, dove sconfissero l’Italia in finale ai rigori, si lanciano accuse incrociate dopo le elezioni nel paese sudamericano.

bebeto e romario
Bebeto e Romario ai tempi del Mondiale 1994 (Photo by Chris Cole/Allsport/Getty Images/Hulton Archive)

Romario e Bebeto litigano per questioni politiche. Sembra, infatti, che le magie e i gol siglati al Mondiale del 1994, vinto dal loro Brasile per cui hanno giocato insieme 23 volte senza mai perdere, siano ormai un lontano ricordo per i due che hanno rotto un rapporto di amicizia per colpa della politica.

Il terreno di scontro tra i due sono state le elezioni in Brasile che hanno visto vincere, non senza polemiche, Luiz Inacio Lula da Silva contro l’uscente Jair Bolsonaro. Nonostante la vittoria di Lula, Bebeto che lo sosteneva, non è riuscito a essere eletto come deputato, dopo avercela fatta per tre volte consecutive, mentre Romario, che al contrario appoggia Bolsonaro, è riuscito a rientrare fra i senatori.

Proprio Romario, al podcast “Cheguei” ha attaccato l’ex compagno di nazionale: «Bebeto è un traditore. Mi ha tradito in politica. Ci sono cose nella vita che mi tengo per sempre, dentro e fuori la politica. Lo vedo tutti i giorni, ma quando capita con una persona che consideri un amico è una cosa molto triste. Purtroppo è andata così».

La risposta di Bebeto, al sito Uol, non si è fatta attendere e i toni si sono accesi, visto che ha definito Romario come un «vecchio e egoista». E ha aggiunto: «Chi è lui per darmi del traditore? Romario sta invecchiando e credo che stia delirando, dicendo un sacco di sciocchezze. Ho una carriera senza macchia sia nel calcio che nella politica, non sono mai stato trascinato in nessuna polemica. Non posso dire lo stesso per lui, è un egoista che ha sempre pensato solo a sé stesso. Non ho tradito nessuno. La politica si fa in gruppo e Romario ha sempre pensato solo a lui».

Dalla politica si passa al calcio con Bebeto che rincara la dose: «Nessuno fa niente da solo. Calcio e politica si fanno collettivamente e Romario è un individualista», rinfacciando così alcune dichiarazioni di Romario che affermava di aver vinto il Mondiale del 1994, in finale contro l’Italia, praticamente da solo.