Carlo Cottarelli lascia il Partito Demoacratico e il suo seggio in Senato. La scelta dell’economista, noto tifoso interista e promotore di un progetto di azionariato popolare per il club nerazzurro, arriva dopo il passo indietro di Enrico Letta da segretario del partito a favore di Elly Schlein, eletta dopo le primarie e che aveva fin da subito messo in dubbio il ruolo all’interno del PD la posizione di Cottarelli. Quest’ultimo, sul proprio profilo ufficiale Twitter, aveva pubblicato un più che esplicativo: «E ora che faccio?».
La risposta a questa domanda Cottarelli l’ha fornita a Fabio Fazio durante la trasmissione Rai “Che tempo che fa”: «La questione è la mia posizione. Ci sono chiaramente delle differenze che si sono create col PD. È innegabile, basta vedere la composizione della nuova segreteria, che l’elezione di Schlein abbia spostato il PD più lontano dalle idee liberaldemocratiche in cui credo». Questo ha spinto Cottarelli ad accettare l’offerta dell’Università Cattolica di dirigere un programma di educazione in scienze economiche diretto agli studenti, scelta già comunicata al capogruppo del partito Francesco Boccia. Un nuovo addio, dopo quelli di Giuseppe Fioroni, Andrea Marcucci, Enrico Borghi e Caterina Chinnici.
Cottarelli ha rifiutato un cambio di “sponda” all’interno del Parlamento: «A me non sembrerebbe giusto. Sono stato eletto nel proporzionale, la gente non ha votato il mio nome, ha votato il partito». Al suo posto entrerà Cristina Tajani, «una persona molto brava, che insegna al Politecnico di Milano, ed è anche abbastanza vicina all’area di Elly Schlien. Poi è una donna, si migliora anche la parità di genere».
In una lettera a La Repubblica, infine, Cottarelli aveva sottolineato come si sentisse «a disagio su diversi temi» che toccano Jobs act, il freno posto al superbonus, passando per i termovalorizzatori e l’utero in affitto. L’addio di Cottarelli non è stato commentato, al momento, dalla stessa Schlein, ma è arrivato quello di Alessandro Alfieri, responsabile riforme e PNRR della segreteria Schlein: «Mi dispiace, rispetto la sua scelta. In questi mesi è stato un valore aggiunto per noi. Una decisione che non va sottovalutata».