Uva: «Il futuro per il calcio è il salary cap»

«Il futuro del calcio europeo per quanto riguarda i costi è il salary cap assoluto, non legato a fatturato. Superlega? Nelle istituzioni si dialoga». Le parole del direttore “Football & Social Responsibility” della UEFA.

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Michele Uva

“Il futuro del calcio europeo per quanto riguarda i costi è il salary cap assoluto, non legato a fatturato. Superlega? Nelle istituzioni si dialoga. E il gap del calcio italiano rispetto alla Premier League si supera facendo sistema. L’Uefa trattiene il 3% di tutti i proventi, il resto lo redistribuisce: l’equilibrio competitivo è già garantito. Il calcio italiano, in un momento di difficoltà di risorse, ha sviluppato più idee, che è la cosa fantastica dell’Italia”. Lo ha detto Michele Uva, direttore “Football & Social Responsibility” della UEFA, intervenuto durante la tavola rotonda “Soldi Vs Idee: il Calcio e la Sostenibilità” organizzato presso l’Università Bocconi di Milano in cui ha anche presentato il suo nuovo libro, “Soldi vs Idee – Come cambia il calcio fuori dal campo” (Mondadori Electa, pp. 224, 21 euro), scritto a quattro mani con la giornalista Maria Luisa Colledani.

“Applicare sostenibilità al calcio non è stato facile, non esisteva nemmeno, c’era solo la responsabilità sociale che era soltanto una scelta di sostenere progetti finanziariamente. L’evoluzione è stata quella di integrare anche la parte ambientale a quella sociale. L’Uefa da sola non poteva farcela, abbiamo creato strategia in cui abbiamo inserito target con 11 obiettivi dandoci uns timeline anche pubblica”.

“Il calcio è una grande piattaforma di comunicazione, ha la responsabilità di creare campagne di sensibilizzazione ma poi deve ancora agire. Abbiamo coinvolto federazioni, obbligandole a nominare manager per sostenibilità, e poi coinvolto club a livello di licenze UEFA con obblighi per potersi iscrivere alle competizioni, con obbligo anche per loro di nominare manager e definire una strategia. Poi bisogna applicare temi sostenibilità al calcio. Serve accelerare per diventare leader sulla sostenibilità ispirando anche gli altri sport”.