Caso Negreira, Laporta: «Nessun reato, Real Madrid sempre favorito»

Durante una lunghissima conferenza stampa che si è tenuta nella mattinata di oggi, il presidente del Barcellona Joan Laporta ha voluto ribadire la posizione del club catalano (difendendolo) a proposito…

Laporta attacco Real Madrid
Joan Laporta (Photo by LLUIS GENE/AFP via Getty Images)

Durante una lunghissima conferenza stampa che si è tenuta nella mattinata di oggi, il presidente del Barcellona Joan Laporta ha voluto ribadire la posizione del club catalano (difendendolo) a proposito del cosiddetto caso Negreira. Si tratta di uno scandalo legato ad accuse nei confronti della società blaugrana, per pagamenti corrisposti all’ex vicepresidente del Comitato Tecnico degli Arbitri Enriquez Negreira, ufficialmente per delle consulenze.

Laporta ha aperto la conferenza sottolineando che «il Barcellona non ha mai compiuto alcuna azione che avesse lo scopo o l’intenzione di alterare la competizione al fine di avere un vantaggio sportivo a suo favore». Leggendo le conclusioni del rapporto interno sulla questione Negreira, Laporta ha spiegato che «non sono state individuate condotte aventi rilevanza penale riconducibili al reato di corruzione sportiva».

«L’Agenzia delle Entrate non ha mai potuto dimostrare che i pagamenti effettuati avrebbero potuto incidere su qualsiasi risultato. E non ha potuto dimostrarlo perché non era possibile. La consulenza in materia tecnico-arbitrale non costituisce alcun tipo di atto illecito. Una consulenza, come fanno i grandi club, che è stata svolta in modo trasparente, con le relative fatture, almeno nella mia prima fase da presidente», ha ribadito con riferimento ai pagamenti contestati.

«Se ci fosse una persona fisica o un ente privato esterno, diverso dal Barcellona, che avesse approfittato di questo contesto per commettere irregolarità, allora il club sarebbe il primo interessato a portare a termine l’indagine. C’è in gioco la nostra immagine», ha detto Laporta, prima di sferrare un duro attacco al presidente della Liga Javier Tebas. «Tebas è stato irresponsabile e poco professionale, denigra la il campionato. Questo linciaggio pubblico non è casuale. Ci stiamo giocando il nome e l’immagine del club e la credibilità del mondo del calcio».

Nel mirino del presidente del Barcellona è finito anche il Real Madrid, che sulla vicenda Negreira si era esposto con un duro comunicato. Un attacco che appare come una crepa profonda e che rischia di minare anche il fronte Superlega: «Voglio riferirmi alla presenza di una società, per conto suo, come accusa nel processo. Una società che dice di sentirsi parte lesa. Una società che è sempre stata favorita dalle decisioni arbitrali. È stata considerata la squadra del regime. A causa della loro vicinanza al potere politico ed economico. Penso che valga la pena ricordare che per sette decenni, la maggior parte dei presidenti del CTA (Comitato Tecnico Arbitrale, ndr) sono stati ex membri, ex giocatori o ex direttori del Real Madrid. Per 70 anni, le persone che nominavano chi doveva fare giustizia in campo, erano ex soci, ex giocatori o ex dirigenti del Real Madrid. In alcuni casi, tutto questo contemporaneamente».

«Questa campagna mediatica contro il club arriva nel momento in cui stiamo uscendo dal tunnel delle difficoltà. Quando abbiamo salvato economicamente il club, quando stiamo giocando bene e siamo primi nella Liga. Questa campagna arriva nel momento in cui non ci siano concessi all’ingresso del fondo CVC voluto dalla Liga. La UEFA è stata incoraggiata ad aderire a questo linciaggio proprio quando abbiamo dimostrato con la Superlega la volontà di cambiare le competizioni europee», è la dura accusa di Laporta.

«Vogliono distruggere uno degli emblemi catalani come il Barcellona, ​​alcune sfere di potere non supportano il club essendo una piattaforma del catalanismo. Agiremo in difesa del nostro onore. Il nostro ufficio legale e giuridico continuerà ad agire in giudizio a difesa della reputazione del club e ci riserviamo la richiesta di un risarcimento danni milionario», ha concluso.