Ricorso Juve, la FIGC osserva tra terzietà e rischio ko

Mancano solamente otto giorni al 19 aprile, data che potrebbe segnare un vero e proprio spartiacque nella stagione della Juventus. I bianconeri discuteranno in quell’occasione il ricorso al Collegio di…

Juventus strategia difensiva stipendi
(Foto: MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Mancano solamente otto giorni al 19 aprile, data che potrebbe segnare un vero e proprio spartiacque nella stagione della Juventus. I bianconeri discuteranno in quell’occasione il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni contro la penalizzazione di 15 punti in classifica per il caso plusvalenze, sanzione che attualmente li tiene fuori dalla prossima Champions League, almeno per quanto riguarda l’accesso dalla Serie A.

Con il ricorso la Juventus punta alla vittoria, ovvero un accoglimento senza rinvio. In caso di ammissione con rinvio – spiega Tuttosport – la sanzione verrebbe rimandata alla Corte federale d’Appello, che dovrebbe rimodularla in considerazione di specifiche eccezioni. In caso di respingimento, invece, il -15 sarà confermato.

E la FIGC? La Federcalcio ha deciso di non costituirsi, e sono due le ipotesi che circolano a proposito di questa mossa. Da un lato, la possibilità che la Federazione voglia prendere le distanze da una ipotetica sconfitta della Procura federale e della giustizia sportiva nel suo complesso.

Dall’altro, la Federcalcio potrebbe anche solo voler mantenere un ruolo di terzietà rispetto alle vicissitudini bianconere. Il presidente Gabriele Gravina ha manifestato a più riprese la volontà di restare super partes. Ciò nonostante, lo scenario è abbastanza complesso e si incrocia inevitabilmente anche con l’altro processo della Juventus, quello per le manovre stipendi.