Poste Italiane, spunta l’ipotesi Scaroni per la presidenza

Giorgia Meloni va dritta per la sua strada ma Matteo Salvini non la segue. A soli due giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste dei nuovi CdA delle grandi…

Enel Scaroni schiaffo mercato

Giorgia Meloni va dritta per la sua strada ma Matteo Salvini non la segue. A soli due giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste dei nuovi CdA delle grandi partecipate di Stato non c’è ancora un accordo politico all’interno della maggioranza di governo.

La premier – come riportato da La Repubblica – ha già fatto sapere agli alleati quali sono i nomi dei manager secondo lei opportuni per i vertici di Eni, Enel, Leonardo, Poste, Terna, ma la cinquina è stata accolta con molta freddezza dalla Lega e anche da Forza Italia. Quest’ultima aveva proposto l’attuale presidente del Milan Paolo Scaroni alla presidenza Enel.

Ma questo nome non è gradito alla premier che lo voleva relegare alla presidenza di Terna, anche se nelle ultime ore, per cercare di portare Forza Italia dalla sua parte, Meloni avrebbe concesso a Scaroni la presidenza di Poste. Resta da capire però se ci sia l’intenzione di accettare questa nuova proposta, soprattutto da parte del diretto interessato.

La cinquina non è accettabile per Salvini, che da settimane chiede almeno l’amministratore delegato di una delle quattro big, in particolare di Enel dove il candidato di Meloni, Stefano Donnarumma, non pare all’altezza neanche al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

L’insofferenza cresce anche nei confronti di Claudio Descalzi, AD dell’Eni che viaggia spedito verso la riconferma, e gran suggeritore di Meloni anche sulle altre partecipate, come per esempio di Roberto Cingolani alla guida di Leonardo. Meloni vuole poi nominare una manager donna alla guida di Terna, per rompere il soffitto di cristallo che finora ha impedito a una donna di diventare ad di una grande azienda pubblica.