[ANALISI] Milan-Napoli, la sfida nei conti: bilanci a confronto

La musichetta della Champions torna a suonare in una sfida tutta italiana. Il derby tricolore tra Milan e Napoli è sicuramente una delle sfide più sentite nei quarti…

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(Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

La musichetta della Champions torna a suonare in una sfida tutta italiana. Il derby tricolore tra Milan e Napoli è sicuramente una delle sfide più sentite nei quarti di finale dell’edizione 2022/23 dell’ex Coppa dei Campioni, ma è anche una partita in cui si affrontano due società che hanno cercato, negli ultimi anni, di avere particolare attenzione al lato economico.

Abbiamo quindi voluto analizzare i conti dei due club, in un confronto realizzato utilizzando i dati del Football Strategy tool di PwC, lo strumento che la nota società di consulenza ha realizzato per aiutare il management delle società calcistiche a prendere decisioni strategiche misurando le performance finanziarie, sportive e di coinvolgimento dei tifosi.

Partiamo dai ricavi. Negli ultimi anni, proprio la partecipazione alla Champions League ha fatto pendere l’ago da un lato o dall’altro per quanto riguarda il fatturato: tanto che per due stagioni il Napoli ha registrato un fatturato decisamente maggiore rispetto ai rivali (+79 milioni nel 2018/19 e +82,5 milioni nel 2019/20), anche se nelle ultime due stagioni il dato è tornato a favore del Milan, con +32,8 milioni nel 2020/21 e addirittura +121,6 nel 2021/22.

Nonostante le differenze di fatturato, i costi del personale sono stati sempre maggiori per il Milan nelle ultime cinque stagioni, con una differenza media di circa 30 milioni annui, considerando il +42,9 milioni come top (nel 2018/19) e la differenza minore pari a 15,1 milioni nel 2020/21.

Nell’ultima bilancio invece, legato alla stagione in cui i rossoneri hanno conquistato lo scudetto, la società oggi guidata da RedBird ha registrato ricavi quindi nettamente maggiori, così come maggiori sono stati i costi: 276,2 milioni per il club milanese contro i 166,3 milioni dei partenopei. Il tutto, però, chiudendo con risultati netti simili: perdita di 66,5 milioni per il Milan contro i 51,9 milioni del Napoli.

Proprio l’ultima riga del conto economico è stata la grande differenza delle ultime cinque stagioni nel confronto tra i due club. Complessivamente, infatti, il Napoli ha registrato circa 530 milioni di euro di rosso in meno rispetto al Milan: nel 2018/19, addirittura, la differenza è stata pari a 185 milioni tra i risultati netti, considerando il -155,8 fatto segnare dai rossoneri e l’utile di 29,1 milioni realizzato invece dalla società di Aurelio De Laurentiis.

Per entrambe resta comunque una solida posizione netta (68,8 milioni per i campani al 30 giugno scorso e 131,2 milioni per i rossoneri), così come la posizione finanziaria netta addirittura positiva per il Napoli (+55,8 milioni) e negativa ma con cifre contenute per i rossoneri (-28,3 milioni), seppur con una differenza in termini del kpi legato al rapporto PFN/EBITDA (5.8 per i partenopei e -1.3 per il Milan). In termini inoltre di stato patrimoniale, emerge anche come le immobilizzazioni immateriali siano notevolmente più alte per i rossoneri a bilancio, con diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori pari a 127 milioni per il Milan e 97,4 milioni per il Napoli all’interno dell’ultimo bilancio chiuso al 30 giugno 2022.