Una giornata nera per la Lazio in Borsa. Infatti, dopo la notizia delle perquisizioni effettuate in sede ieri da parte della Guardia di Finanza – e l’iscrizione nel registro degli indagati, tra gli altri, del presidente Claudio Lotito e del direttore sportivo Igli Tare – il titolo della società bianconceleste ha chiuso la seduta in forte perdita con un -8,44%.
Che non fosse una giornata positiva, come detto, lo si era capito già dall’apertura che aveva visto il valore attestarsi a quota 1,055 euro per azione, in calo rispetto alla chiusura di eri quando il valore era pari a 1,125 euro. A fine giornata il valore è crollato sempre di più fino a chiudere a 1,03 euro per azione, tornando così ai livelli prima del boom fatto registrare a cavallo tra gennaio e febbraio.
La capitalizzazione di mercato è calata invece dai circa 76 milioni di euro della giornata di ieri a poco più di 69 milioni di euro dopo la chiusura odierna. Non è servito neanche il colpo di coda della Borsa di Milano che verso la chiusura ha fatto registrare un guadagno giornaliero dell’1,25%, con andamento analogo per le altre borse europee.
Gli acquisti si sono concentrati sulle banche, sui titoli dei viaggi. A Piazza Affari in luce Leonardo (+2,73%) dopo l’intesa con Siemens per sviluppare soluzioni nella cybersicurezza. Acquisti sulle utility con Enel a +3,3% e sulle banche con Unicredit a +2,8%. Sul fronte dei cambi, l’euro dopo essere sceso fino a 1,088 passa di mano a 1,092 dollari.