Lo scorso 23 marzo il Comune di Milano ha ricevuto una lettera firmata dall’amministratore delegato dall’Inter, Alessandro Antonello, in cui la società nerazzurra ribadisce la volontà di andare avanti con il progetto per la realizzazione di un nuovo impianto nell‘area di San Siro che prevede la demolizione dell’attuale Meazza.
Come riporta l’edizione odierna del La Gazzetta dello Sport, il progetto prevede la condivisione del nuovo impianto con il Milan, ma la lettera non è firmata da nessuno della dirigenza rossonera, con il presidente Paolo Scaroni che è stato inserito solo come copia conoscenza.
L’oggetto della lettera sono le richieste dell’Inter di avere delle risposte da parte del Comune: «Nella comunicazione non viene data alcuna informazione su come l’amministrazione intenda procedere. La definizione delle successive fasi del procedimento risulta essenziale».
La lettera inoltrata al Comune, come riporta il Corriere-Milano, ha l’intenzione di dare un’accelerata ai tempi del processo autorizzativo ormai in ballo da quattro anni e di non nascondersi dietro alla possibilità che nel 2026 il Meazza venga vincolato e quindi non possa essere demolito.
L’Inter, inoltre, nella comunicazione protocollata al Comune ha recepito le conclusioni del dibattito pubblico (maggior capienza, più verde e investimenti diretti nel quartiere), anche se la questione centrale è proprio conoscere ufficialmente la posizione del Milan, che al momento si trova in attesa di capire se è possibile procedere con l’opzione solitaria La Maura, cosa che sembra diventare più difficile ogni giorno che passa.
«La definizione delle successive fasi del procedimento risulta essenziale – si legge nella lettera inviata al Comune da parte dell’Inter -, posto che al momento nulla osta alla continuazione dell’iter considerata la già acquisita dichiarazione di pubblico interesse di cui alle delibere. Nulla peraltro viene scritto nella comunicazione in merito ai tempi del necessario inserimento del progetto nell’ambito degli strumenti di programmazione di competenza dell’amministrazione (programma triennale delle opere pubbliche o relativo aggiornamento annuale)».
Il momento della verità e della resa dei conti, quindi, si avvicina con l’Inter che prova a stanare i cugini che ora dovranno decidere se è davvero il caso di chiudere definitivamente all’ipotesi nuovo San Siro in coabitazione, senza escludere a priori una richiesta danni da parte dei nerazzurri che dipende dagli accordi firmati fra club, oppure riprendere in mano il corposo fascicolo che è a Casa Milan da oltre 4 anni.