Anche oggi il cinismo dei mercati finanziari ha trovato la sua conferma. Mentre c’è preoccupazione per la salute di Silvio Berlusconi, fondatore e socio di controllo dell’ex gruppo Mediaset attraverso Fininvest, il titolo di MediaForEurope (il nuovo nome di Mediaset in Borsa) ha chiuso in forte rialzo in Borsa, con un +4,54.
In particolare, i movimenti in crescita sul titolo di Mfe sono iniziati intorno alle 13, quando cioè sono iniziate ad uscire le notizie legate al nuovo ricovero dell’ex patron del Milan, attuale numero uno del Monza.
In rialzo contenuto (+0,6%) l’altra quotata del settore editoriale in portafoglio a Fininvest, Mondadori. Debole come tutto il comparto bancario Banca Mediolanum (-1,09%) in cui la holding della famiglia Berlusconi detiene il 30% circa.
La Borsa di Milano in generale ha chiuso in calo la terza seduta settimanale con l”indice Ftse Mib che ha ceduto lo 0,59% a 26.867 punti. Piazza Affari si è mossa in linea con le altre borse europee sulla scia dei dati Usa più deboli del previsto sull’occupazione privata a marzo, segno di un raffreddamento dell’economia, circostanza che però potrebbe indurre la Fed ad allentare la stretta monetaria. Il listino milanese ha proposto ancora un netto rialzo per i titoli dell’energia, con Snam a +2,74%, Terna +2,34%, Italgas +1,93%. Su anche A2A +2,14% ed Enel con un +1,38%. Tra i petroliferi Eni +0,93%.
A far da contraltare la debolezza dei titoli dell’auto e dell’industria in genere. Iveco ha accusato un -5,68%, Stellantis -1,98%. Pirelli ha ceduto il -4,64% su diverse voci: da un lato l’indiscrezione secondo cui il governo italiano starebbe valutando l’introduzione di una sorta di golden power per limitare i soci cinesi, dall’altro il ritorno dei rumour sull’uscita della stessa Sinochem. Altri ribassi per Interpump (-6,45%), Stm -3,97%, Prysmian -2,81%, Cnh -5,04%. Giù le banche con Unicredit a -1,16%, Intesa -0,82%.
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