Plusvalenze, la procura di Roma indaga sui giallorossi

L’inchiesta Prisma, aperta per far luce sui conti della Juventus e su eventuali plusvalenze gonfiate, arriva anche a Roma dove ha messo nel mirino i conti della società giallorossa. Il…

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Leonardo Spinazzola (Photo by Juan Manuel Serrano Arce/Getty Images)

L’inchiesta Prisma, aperta per far luce sui conti della Juventus e su eventuali plusvalenze gonfiate, arriva anche a Roma dove ha messo nel mirino i conti della società giallorossa. Il riferimento è sempre a operazioni collegate con i bianconeri, fra cui è presente la cessione incrociata di Luca Pellegrini e Leonardo Spinazzola, operazioni avvenute a ridosso del 30 giugno 2019, prima della chiusura dei bilanci prevista per quella data.

Come riporta l’edizione odierna del La Repubblica-Roma, la procura penale della Capitale ha aperto un’indagine sui conti del club di proprietà della famiglia Friedkin con il fascicolo che è in mano al sostituto procuratore Maria Sabina Calabretta, che ha ricevuto nei giorni scorsi i fascicoli dai colleghi torinesi. A Roma sono arrivati numerosi incartamenti, dove sono state inserite anche le intercettazioni effettuate dalla Guardia di Finanza.

Ad accendere l’attenzione dei militari, e in seguito dei magistrati, è soprattutto una telefonata del 22 luglio 2021 fra Federico Cherubini, all’epoca appena subentrato come ds bianconero a Fabio Paratici, e Stefano Bertola, ex direttore finanziario dei bianconeri. Ecco la telefonata in questione, Cherubini: «È stato il mio oggetto di discussione con Fabio tante volte, perché io dicevo… è vero che oggi faremo meno 40 ma così facendo io so già che andiamo dal presidente, diciamo che non si può fa. Fermiamo questa emorragia… cioè, hai attivato una modalità lecita ma l’hai spinta troppo, perché poi hai creato». Bertola replica: «Un fuori giri!». Cherubini ribatte e conferma: «hai fatto un fuori giri! È una coda lunghissima… e che ti ha portato a fare delle operazioni… che altrimenti in un contesto di normalità non puoi fare». Ed ecco che salta fuori l’operazione Spinazzola-Pellegrini con la Roma: «Spinazzola–Pellegrini non puoi farlo!», sottolinea il ds bianconero.

L’operazione citata dai due dirigenti juventini, e ora nel mirino della procura di Roma, era stata ufficializzata con i seguenti termini: Spinazzola passa dalla Juve alla Roma a titolo definitivo per 29,5 milioni di euro, mentre Luca Pellegrini fa il percorso inverso, sempre a titolo definitivo, per 22 milioni di euro. Entrambe le società mettono così nel bilancio 2019, chiuso al 30 giugno, una plusvalenza che ora è definita dagli investigatori “sospetta”.

Chiamato a testimoniare, Cherubini ha dichiarato davanti agli investigatori che quando parlava di una «modalità lecita spinta troppo» che avrebbe provocato un «fuori giri» alla macchina Juventus, riferendosi a Paratici, avrebbe commentato soltanto l’aspetto tecnico. Perché «Fabio era convinto che Spinazzola si infortunasse».

Ora i fari si sono accessi anche sulla Roma, anche se siamo alle battute iniziali, ma comunque la documentazione in mano alla Procura di Roma arriva già con un’analisi fatta a Torino. Sta adesso ai magistrati della Capitale valutare se ci siano stati anche da parte del club giallorosso degli illeciti che abbiano portato un beneficio ai conti della società all’epoca ancora quotata in Borsa.