I tifosi nel mondo del calcio sono visti come una spinta per ottenere risultati importanti e vengono da sempre definiti come “il 12° uomo in campo”, ma questi, almeno una parte, diventano un vero e proprio debito per le società della Serie A quando si macchiano di condotte che vanno contro il buon costume.
Secondo quanto riporta l’edizione odierna del La Repubblica, le big della Serie A (Juventus, Milan, Inter, Napoli, Roma, Lazio, Atalanta e Fiorentina) hanno pagato da agosto 2017 multe per un totale di 1.631.500 euro da ascrivere ai propri tifosi che si sono puniti per cori discriminatori, lancio di oggetti in campo, utilizzo di laser, fumogeni e petardi ed esposizione di striscioni dal contenuto offensivo. I vari comunicati ufficiale del Giudice Sportivo fanno capire come il fenomeno sia presente su tutto il territorio nazionale, anche se la media di soldi spesi per società non arriva a 40mila euro a testa. L’ammontare viene raccolto in un fondo della Lega Serie A che finanzia progetti benefici, per favorire lo sport tra i bambini.
Per fare un esempio, prendendo quello più eclatante appena successo prima della pausa per le nazionali, i saluti romani visti prima, durante e dopo il derby di Roma, dove è apparso anche un tifoso, in seguito identificato, con una maglia inneggiante a Hitler e altri riferimenti al Nazismo sono costati a Lazio e Roma, rispettivamente, 6mila e 4mila euro. Cifre non astronomiche per società che hanno ricavi per centinai di milioni di euro, ma certamente non di poco conto se si tratta di pagare per errori non commessi dagli stessi club o dai propri tesserati. Contando solo quest’anno, infine, Lazio e Roma hanno già speso per saldare multe arrivate per il comportamento dei propri tifosi, rispettivamente 65mila e 64mila euro. Record negativo per i biancocelesti, mentre per i giallorossi conferma la triste media degli ultimi anni.
Tifo violento – Le società che hanno pagato di più
La Roma, infatti, è la società più multata tra le big del campionato: dalla stagione 2017-18 ha totalizzato 357mila euro di multe per i comportamenti dei propri sostenitori sugli spalti. Di seguito la classifica delle “grandi” che hanno speso di più per saldare le multe arrivate per il comportamento dei propri tifosi:
- Roma: 357mila euro;
- Atalanta: 299mila;
- Napoli: 279mila;
- Inter: 174mila;
- Milan: 151mila;
- Lazio: 150mila;
- Juventus: 117mila;
- Fiorentina: 103mila;
Il bacino d’utenza non sembra un fattore influente: non è vero che chi ha più tifosi totali ha anche una percentuale maggiore di frange facinorose. Il discorso è semmai più legato a quanto siano vistosi certi comportamenti rispetto ad altri. Il lancio di fumogeni e l’utilizzo di materiale pirotecnico costano in media tra i 2mila e i 6mila euro. Si sale invece tra i 10mila e i 15mila se a essere bersaglio del lancio di oggetti o di materiale esplosivo sono i tifosi nel settore ospiti.
I cori definiti “beceri” valgono 5 mila euro per ogni esecuzione, che deve essere udita e riportata a verbale dagli ispettori federali. Per gli ululati razzisti e per gli episodi di violenza a pesare, più delle multe, sono invece le conseguenti chiusure dei settori degli stadi. In ordine cronologico l’ultimo caso è stato quello dei buu a Umtiti in Lecce- Lazio da parte di circa mille tifosi ospiti. I biancocelesti giocarono la successiva gara con la Curva Nord chiusa.
La tifoseria laziale non è l’unica a essere finita più volte sulle prime pagine per comportamenti di matrice razziale. Tra squalifiche sospese per un anno con la condizionale e pene invece da subito effettive, dal 2017 ai biancocelesti è successo tre volte come anche all’Inter, più una a testa per Juve, Roma e Atalanta.