Offerta a Gedi, Marchi (Finint): «Vogliamo creare una voce del Nord-Est»

«È il punto di partenza di un progetto più ampio che mira a creare un grande gruppo multimediale coinvolgendo anche televisioni, radio e agenzie di stampa. La carta stampata è…

Chi è enrico marchi
Enrico Marchi (foto da video)

«È il punto di partenza di un progetto più ampio che mira a creare un grande gruppo multimediale coinvolgendo anche televisioni, radio e agenzie di stampa. La carta stampata è necessaria, ma non sufficiente. Vogliamo far crescere il territorio del Triveneto, far sentire la sua voce e con il tempo acquisire autorevolezza anche in sede nazionale».

Il presidente di Finint Enrico Marchi commenta così a MF-Milano Finanza le ragioni dell’offerta presentata al gruppo editoriale Gedi – controllato dalla Exor della famiglia Agnelli-Elkann – da parte di una cordata capeggiata dalla merchant bank veneta per i quotidiani locali del Nord-Est.

Sulle possibilità di acquistare anche Gazzetta di Mantova e la Provincia Pavese, Marchi ha le idee chiare: «No, abbiamo fatto un’offerta per un perimetro ben identificato che puntiamo a far crescere e sul quale faremo la due diligence. Si tratta de Il Corriere delle Alpi, il Mattino di Padova, il Messaggero Veneto, la Nuova di Venezia e Mestre, Il Piccolo, la Tribuna di Treviso e Nordest Economia».

Della cordata fa parte «un gruppo di imprenditori di grande standing. Si tratta di una compagine azionaria che rispecchia una grande sensibilità al territorio, che poi è il motivo principale per cui abbiamo messo in piedi quest’operazione. Il presidente di Sit Federico de Stefani, il presidente di Tecnica Alberto Zanatta, la famiglia Carraro, il ceo di Carel Industries Francesco Nalini, il presidente di Acciaierie Venete Alessandro Banzato e il gruppo Videomedia, editore di due emittenti televisive, Tva Vicenza e Telechiara, che fanno capo a Confindustria Vicenza».

L’idea che sta alla base dell’operazione «è quella di dare voce al nostro territorio. Gli aeroporti sono un’infrastruttura, come anche una banca d’affari e i giornali. Sono strumenti che servono a far crescere il territorio nel suo insieme. È il nostro obiettivo primario. Attraverso i media vogliamo creare una voce realmente rappresentativa del Nord-Est e farla arrivare a tutti i livelli».

«Con il tempo puntiamo ad acquisire autorevolezza anche in sede nazionale. Purtroppo il Triveneto, che è il nostro orizzonte, è sempre stato una terra di individualismi. Gli imprenditori della cordata sono accomunati da una coerenza di comportamenti e sensibilità. Siamo aperti ad altre adesioni e stiamo dialogando con altri industriali interessati. Per il momento ci sono solo imprenditori veneti. Avremmo piacere che ci fossero anche soggetti del Fvg e del Trentino», ha aggiunto.

Sulla cifra offerta Marchi non si sbilancia, ma spiega che «abbiamo creato un club deal ad hoc. Gli accordi prevedono un periodo di esclusiva e tutto fa presupporre che concluderemo felicemente a fine giugno. Cercheremo di riportare in utile tutti i quotidiani. Vogliamo fare informazione di qualità: 140 giornalisti e 500 collaboratori sono un asset prezioso per il territorio. Quest’operazione è il punto di partenza di un progetto più ampio che mira a creare un gruppo multimediale coinvolgendo anche televisioni, radio e agenzie di stampa. La carta stampata è necessaria, ma non sufficiente».

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