È cominciata a Palazzo di Giustizia di Torino l’udienza preliminare dell’inchiesta sui conti della Juventus. Gli imputati sono 13, fra cui Andrea Agnelli e la stessa società, chiamata in causa come persona giuridica. Nessuno è presente.
Del team difensivo, come anticipato da Calcio e Finanza nei mesi scorsi, fa parte anche l’avvocata Paola Severino, già ministro della Giustizia fra il 2011 e il 2013. L’udienza, spiega l’Ansa, si celebra nella Maxi aula 2. L’aula a fianco, la Maxi 1, e intitolata a Giuseppe Casalbore, il giudice del tribunale che condusse il processo di primo grado alla Juventus per la questione doping.
La prima udienza riguarda l’indagine sulle presunte irregolarità nei bilanci 2018-2019, 2019-2020 e 2020-2021 della Juventus. L’accusa è che tali rendicontazioni contengano plusvalenze fittizie e irregolarità nei pagamenti degli stipendi dei calciatori durante la pandemia Covid.
Dodici le persone indagate, tra cui gli ex vertici, Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici, più la società come persona giuridica. Punto cardine dell’udoenza odierna è la definizione della competenza territoriale, almeno per una parte del procedimento, quella legata alle false comunicazioni al mercato da parte della Juventus, che è quotata.
Secondo le difese, infatti, il processo dovrebbe svolgersi a Milano perché è il capoluogo lombardo sede della Borsa e della Consob. A rappresentare l’accusa il procuratore aggiunto Marco Gianoglio e il sostituito Mario Bendoni.