La Juventus: «Irrilevanti i nuovi atti di indagine della Procura»

La Juventus ha pubblicato questa sera i risultati economico-finanziari del primo semestre della stagione 2022/23. Sei mesi che si sono chiusi con un rosso di 30 milioni di euro,…

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(Foto: MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

La Juventus ha pubblicato questa sera i risultati economico-finanziari del primo semestre della stagione 2022/23. Sei mesi che si sono chiusi con un rosso di 30 milioni di euro, dato in netto calo rispetto al rosso del primo semestre del 2021/22, precisamente grazie a ricavi in crescita e di costi in calo rispetto allo stesso periodo precedente.

Il club bianconero ha precisato anche alcune novità a proposito degli ultimi atti di indagine depositati dalla Procura in relazione all’indagine sui conti: «In data 27 febbraio e in data 21 marzo 2023, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino ha effettuato il deposito di ulteriori atti di indagine relativi al procedimento penale che interessa la Società».

«La Società ha provveduto ad analizzare tale documentazione con il supporto dei propri consulenti legali e contabili, anche al fine di verificare la presenza di documenti idonei a determinare, anche solo potenzialmente, effetti contabili sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2022 e/o sui dati comparativi del periodo precedente. Nell’ambito di tale documentazione, sono stati oggetto di specifica attenzione alcuni “promemoria” o “memorandum”, risalenti agli anni 2018, 2019 e 2020, attinenti a possibili operazioni di calciomercato con alcuni altri club», si legge.

«I consulenti, a esito delle proprie analisi su tali documenti, ne hanno accertato la radicale irrilevanza ed inesistenza sotto il profilo giuridico, sia per l’ordinamento sportivo che per quello statuale. Pertanto, sotto il profilo contabile, i suddetti documenti non rappresentano “contratti” ai sensi del principio contabile IFRS 15, poiché il principio citato attribuisce rilevanza contabile esclusivamente a quegli accordi che sono idonei a generare diritti e obbligazioni esigibili tra le parti (“enforceable rights and obligations”)», prosegue ancora la nota.

«Di conseguenza, la Società non ha ritenuto sussistenti i presupposti in forza dei quali modificare, se del caso, la rilevazione e/o la competenza dei ricavi o dei costi eventualmente correlabili alle operazioni ipotizzate nei documenti in oggetto. A esito della ricognizione sui nuovi atti d’indagine effettuata dalla Società e dai suoi consulenti, sono stati individuati documenti riferibili a quattro operazioni che, qualora ipoteticamente validi ed efficaci, sarebbero stati potenzialmente idonei a determinare effetti contabili sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2022 e/o sui dati comparativi del periodo precedente», prosegue la Juventus.

Ciò nonostante, «ferma la propria valutazione di irrilevanza e inidoneità di tali documenti a determinare alcun effetto giuridicamente rilevante e, quindi, contabile, nelle note illustrative della Relazione Semestrale Consolidata, Juventus fornirà, volontariamente e in ottica di massima ampiezza e trasparenza dell’informativa, una rappresentazione dei potenziali effetti contabili che tali documenti avrebbero potuto teoricamente determinare sulle situazioni economico-patrimoniali e finanziarie del primo semestre del corrente esercizio e di quello precedente, laddove gli stessi fossero stati ritenuti suscettibili di generare diritti e obbligazioni esigibili tra le parti e quindi essere qualificati come “contratti” ai sensi dell’IFRS 15».