La Russa: «Quando c’è Inter-Juve partiamo sempre da -1»

“Quando giochiamo contro la Juventus partiamo sempre da -1 e questo lo sappiamo, ma questo non giustifica il fatto di non riuscire a riprenderli. C’erano 70 minuti per recuperare, la…

La Russa due stadi Milano
Ignazio La Russa (Photo Samantha Zucchi Insidefoto)

“Quando giochiamo contro la Juventus partiamo sempre da -1 e questo lo sappiamo, ma questo non giustifica il fatto di non riuscire a riprenderli. C’erano 70 minuti per recuperare, la povertà dal gioco dell’Inter è emersa, condizionata da una ingiustizia palese”. Lo ha detto il presidente del Senato e grande tifoso dell’Inter, Ignazio La Russa, intervenuto nella puntata numero 693 de “La Politica nel Pallone”, trasmissione condotta da Emilio Mancuso su GR Parlamento.

“Mi fa ridere che qualcuno ha messo in discussione il tocco di mani di Rabiot, sappiamo che contro di loro bisogna fare sempre qualcosa di più. È vero che non sempre gli gira tutto bene, ma con l’Inter non ci sono dubbi. Anche quando abbiamo già vinto lo scudetto un arbitro li fece andare in Champions ai danni del Napoli. Non mi soffermerei troppo sui presunti favoritismi. Io credo che l’incolpevole allenatore inizi ad essere colpevole, quando le squadre non danno segnali di ripresa purtroppo si dà la colpa all’allenatore. L’Inter quando si motiva da solo, perché se Inzaghi ha un limite è quello di motivare, è capace di ogni impresa. Se vinciamo col Benfica andiamo in finale, faccio questa previsione, ma sarà difficile passare con il Benfica”.

“Secondo me Chiffi non è andato al Var per ignavia, per non assumersi la responsabilità. Preferiva che un dato non oggettivo rimanesse decisione del Var. Non è la forza politica, è il favoritismo che è storico per la Juventus. Ma la Juventus è forte, ha uno squadrone e un allenatore che sa metterli bene in campo, non ha bisogno di questi favori almeno in questo campionato. Ne ha avuto bisogno in altri. Caso plusvalenze? Mi spiace che abbia sei punti in più ma rischi di non andare in Champions. Dovrebbero dargli una enorme penalizzazione economica ma senza togliergli punti. Andrebbe toccato il portafoglio e non condizionare il gioco del calcio. 

“Gli incidenti dei tifosi? Ha ragione De Laurentiis, dobbiamo fare quello che non hanno fatto gli altri governi e cioè il pugno duro per chi trasforma lo sport più bello del mondo per sfogare gli istinti belluini”. 

“San Siro? Lo dico fin dall’inizio San Siro è impossibile abbatterlo, anche dal punto di vista tecnico. Ho sempre detto di lasciarlo in piedi per costruirne un altro di fianco come avviene in moltissime altre città del mondo. Non hanno voluto sfruttare l’idea e ora è una occasione persa”, ha concluso.