L’ultima sfida di un “ciclo terribile” è anche la gara più affascinante e forse più importante in chiave classifica. L’Inter questa sera attende a San Siro la Juventus, in quello che sarebbe uno scontro diretto per la seconda posizione se non ci fosse la penalizzazione di 15 punti per i bianconeri per il caso plusvalenze. Un derby d’Italia che si preannuncia caldo, con i nerazzurri che dopo la qualificazione ai quarti di Champions vogliono cercare continuità anche in campionato per mantenere salda la propria posizione in classifica.
La sfida con il Benfica sarà il futuro, per il tecnico interista Simone Inzaghi il presente è solo il big match di domani contro i bianconeri. «Finale da sogno in Champions? Ce lo auguriamo tutti. L’unico mio pensiero però oggi è la Juventus, è l’ultima partita di un ciclo terribile. Sappiamo cosa rappresenta questa partita per tutti noi. Sarà una partita tra due squadre che stanno bene dopo una qualificazione importante in Europa. Consideriamo la Juventus una grandissima squadra e completa. La rispettiamo molto. Sappiamo quanto è importante la preparazione mentale in certe partite, lo sarà di più in questo caso», ha detto in conferenza.
Resta però il tema della classifica, considerando il tema penalizzazione. «Io guardo la classifica in questo momento, poi ci sono delle vicende giudiziarie per cui ci sono gli organi apposta, speriamo di scoprirlo presto perché le squadre che stanno lottando hanno bisogno di chiarezza. Ho visto l’ultima partita della Juve con Kean-Vlahovic, è stata un’ottima Juve. Hanno un potenziale che va oltre i giocatori. È una squadra che alterna, a volte ti aspetta e a volte viene a prenderti con delle mezzali di grande passo. Dovremo leggere bene la partita, sarà una gara fatta di corsa, aggressività, determinazione», ha aggiunto.
Inzaghi però arriva alla sfida con qualche problema a livello di infortuni, soprattutto in difesa. «Non avremo Skriniar, Gosens e Bastoni, poi ci sarà qualche giocatore da valutare ma sono fiducioso perché sappiamo l’importanza della gara che andiamo ad affrontare», ha spiegato l’allenatore nerazzurro, che dovrà decidere sui ballottaggi tra Brozovic e Mkhitaryan in mediana e tra Dzeko e Lukaku in attacco, con il belga che appare favorito.
Serviranno forze fresche, anche perché più di una volta l’Inter ha faticato in Serie A dopo le gare in Champions. «È un dato di fatto che dopo partite importanti ci sono stati dei cali. Abbiamo avuto questi due giorni e mezzo per preparare la partita, tra quelli in corsa Champions saremo i più impegnati ad aprile e su questo dobbiamo crescere e migliorare». E i tre punti potrebbero servire anche ad allontanare nuovamente le critiche verso il tecnico. «La mia più grande preoccupazione è lavorare quotidianamente per il bene dell’Inter, poi sappiamo che le critiche ci saranno sempre. Dobbiamo capire quali prendere e quali scartare», ha concluso Inzaghi.