José Mourinho ha espresso grande soddisfazione nella serata di ieri al termine dello 0-0 dell’Anoeta con la Real Sociedad che ha permesso alla Roma di qualificarsi ai quarti di finale di Europa League. Qui i giallorossi incontreranno il Feyenoord, in quella che sarà a tutti gli effetti una rivincita dopo la finale di Conference League della scorsa stagione.
«Dopo il 2-0 dell’andata la squadra di casa rischia tutto e fa tutto il possibile. Loro hanno fatto di tutto spinti dallo stadio, ma i ragazzi avevano tutto, l’ambizione iniziale di fare un gol nei primi 15-20 minuti dove abbiamo dominato e pressato, poi abbiamo controllato bene cercando il contropiede, non abbiamo mai smesso di cercare il gol, anche quando sono entrati Abraham e El Shaarawy, complimenti ai ragazzi è merito loro, è un’Europa League fortissima, abbiamo eliminato due avversari di qualità e siamo ai quarti con tante squadre di altissimo livello e ringrazio anche i tifosi che sono venuti da Roma oggi», ha detto il portoghese.
Una Roma che con Mourinho e grazie al successo in Conference dello scorso anno ha anche acquisito un certo tipo di mentalità europea: «Io aiuto i ragazzi, ma sono loro come gruppo che hanno raggiunto questo traguardo. Avevamo delle difficoltà con Matic che non poteva giocare, ma va dato grosso credito ai ragazzi, torniamo a Roma stanchi ma felici e orgogliosi».
Nel commentare il sorteggio, Mourinho ha lanciato una frecciata alla Juventus (qualificata) e alla Lazio (eliminata dalla Conference League): «Il sorteggio non mi interessa, ci sono squadre lì che secondo me non dovrebbero esserci, perché chi è eliminato in una competizione deve andare a casa. Se vince l’Europa League una squadra che è stata eliminata dalla Champions non ha significato per me perché noi siamo qui dall’inizio. La Lazio? non avrà una terza competizione da giocare…». La Juve, insieme a Siviglia, Sporting Lisbona e Bayer Leverkusen sono le squadre rimaste in corsa tra quelle scese dalla fase a gironi di Champions.
Non è la prima volta che Mourinho ribadisce questo concetto. Già in passato l’allenatore aveva sottolineato come – secondo lui – non fosse corretto che una squadra eliminata dalla Champions League avesse la possibilità di rifarsi in Europa League. Questione ribadita ancora e allargata anche alla Conference League, introdotta dalla UEFA lo scorso anno.