Tod’s chiude il 2022 con risultati in crescita: i ricavi di Gruppo hanno superato il miliardo di euro (+13,9% rispetto al 2021), mentre l’Ebitda è pari a 207,2 milioni, con un margine sui ricavi del 20,6% e risultato netto del Gruppo in utile per 23,1 milioni (contro una perdita di 5,9 milioni di euro del 2021). Il Consiglio del gruppo italiano del lusso ha deciso di proporre all’assemblea di non deliberare la distribuzione di dividendi.
Il presidente e amministratore delegato del Gruppo Diego Della Valle – in passato proprietario della Fiorentina, prima della cessione del club a Rocco Commisso – ha commentato: «Buoni e soddisfacenti i risultati registrati nel nostro gruppo nello scorso esercizio. Nel 2022 è stato fatto un ottimo lavoro di preparazione alla crescita dei fatturati dei prossimi anni».
«I ricavi del gruppo hanno superato il miliardo di euro, con una crescita di circa il 14% rispetto al 2021 e con risultati operativi molto migliori rispetto all’anno precedente. Buona crescita di tutti i marchi in tutte le categorie ed in tutte le regioni, esclusa la Cina per questioni legate al Covid. Pur in una logica di controllo dei costi e miglioramento di efficienza, la nostra politica di valorizzazione patrimoniale di ogni singolo marchio rimane l’obiettivo principale, insieme alla profittabilità del gruppo», ha sottolineato.
Della Valle ha poi aggiunto che «ci aspettiamo, ora che la struttura è pronta e gli investimenti necessari sono in corso, una crescita di fatturati nel medio periodo che ci dovrà procurare utili molto soddisfacenti. Considerando l’ottimo inizio di stagione nei nostri negozi e la solidità del portafoglio ordini per la prossima stagione, siamo molto fiduciosi sui risultati futuri del gruppo, pur in un contesto internazionale che resta incerto ed imprevedibile».
Nell’anno il marchio Tod’s ha registrato un ottimo tasso di crescita in tutte le aree geografiche, a conferma del forte apprezzamento da parte dei clienti per le collezioni del marchio, sia nelle calzature che nelle nuove famiglie di pelletteria e accessori. Il marchio Roger Vivier ha registrato un buon inizio di anno in tutte le aree geografiche, ma, data la sua elevata esposizione al mercato cinese, ha subito un rallentamento della crescita, a partire dal mese di marzo.
Incremento a doppia cifra dei ricavi invece per quanto riguarda i marchi Hogan e Fay, anche grazie alla facile base di confronto, dovuta alla loro elevata esposizione ai mercati italiano ed europeo, che, nel 2021, avevano avuto alcuni periodi di chiusura di negozi, per i lockdown conseguenti alla pandemia di Covid-19. Il canale retail ha totalizzato 743,3 milioni di ricavi, pari a circa il 74% del fatturato del Gruppo, con una crescita del 12,7% rispetto al 2021.
Positivo il dato della crescita organica nei punti vendita del Gruppo, nonostante l’impatto della debolezza del mercato cinese. Bene anche il canale e-commerce, anche grazie agli investimenti fatti dal Gruppo nel mondo del digitale, sottolinea la nota. Crescita a doppia cifra anche per i ricavi del canale wholesale, che è tornato a registrare risultati positivi, dopo la razionalizzazione degli anni scorsi.