Dalla sanità a “Il Giornale”: gli Angelucci alla presa del Nord Italia

Hanno di recente rilevato “Il Giornale” da Berlusconi, ma l’oro della loro dinastia proviene dalla sanità. Parliamo della famiglia Angelucci, la cui storia è stata ricostruita dall’edizione odierna de La…

Angelucci chi sono

Hanno di recente rilevato “Il Giornale” da Berlusconi, ma l’oro della loro dinastia proviene dalla sanità. Parliamo della famiglia Angelucci, la cui storia è stata ricostruita dall’edizione odierna de La Repubblica. Il capostipite è Antonio Angelucci, 79 anni, ma lo scettro è detenuto pubblicamente dal figlio Giampaolo Angelucci, 52 anni.

Gli altri eredi sono comprimari nei diversi consigli di amministrazione delle società che formano la costellazione Angelucci che è basata prevalentemente sulla sanità. Hanno cliniche private nel Lazio e poi altre strutture anche in Puglia e Abruzzo. E adesso puntano ad espandersi verso il Nord. In progetto c’è una marcia sulla Lombardia dove vogliono sgomitare e farsi largo per afferrare pure loro la grossa fetta di soldi pubblici che ogni anno è destinata ai privati.

La testa di questa grande holding si chiama Tosinvest, ma la cassaforte è la Spa di Latigos Sca, holding lussemburghese della famiglia Angelucci. Qui finiscono i grandi flussi di denaro gestiti dalla famiglia che oggi è legata, a doppio mandato, con Matteo Salvini. Con un passato vicino ad Allenza Nazionale, ai tempi di Gianfranco Fini, Angelucci è passato in Forza Italia che gli ha garantito un posto in Parlamento per tre legislature, senza quasi mai andare in Aula, adesso è salito sul carroccio di Salvini, che è il fidanzato della figlia del banchiere toscano Denis Verdini, già coordinatore del Pdl, uno dei migliori amici di Tonino Angelucci.

Storie che si intrecciano e che alla base hanno solo i soldi. Qualche anno fa, dopo che la Banca d’Italia ha commissariato il Credito cooperativo fiorentino di cui era presidente Verdini, ha imposto a lui e a sua moglie, Maria Simonetta Fossombroni di coprire il buco e ripianare il “rosso” di oltre nove milioni di euro. A salvare il coordinatore del Pdl è stato proprio lui, uno dei più ricchi parlamentari della Repubblica: Antonio Angelucci che oggi dichiara un reddito di quattro milioni e mezzo.

Il “re” delle cliniche private romane ha elargito ai coniugi Verdini una somma complessiva di nove milioni e 334 ila euro. Oggi Angelucci è deputato leghista, componente della commissione Cultura, scienza e istruzione. In passato è stato indagato in varie indagini, ma alla fine è uscito sempre indenne.

I quotidiani (informazione di destra) sono ora il pallino di Giampaolo e Tonino Angelucci, già editori di Libero e Il Tempo, che portano sotto la loro proprietà pure Il Giornale, lo storico quotidiano milanese fondato da Indro Montanelli e da 30 anni di proprietà della famiglia Berlusconi.