Il Real contro la UEFA: «Rimborsi insufficienti per la finale di Parigi»

Nella giornata di martedì, la UEFA ha comunicato il rimborso dei biglietti per gli spettatori della finale di Champions League Liverpool-Real Madrid giocata a Parigi il 28 maggio 2022.

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UEFA caos finale Champions League
(Foto: Matthias Hangst/Getty Images)

Nella giornata di martedì, la UEFA ha comunicato il rimborso dei biglietti per gli spettatori della finale di Champions League Liverpool-Real Madrid giocata a Parigi il 28 maggio 2022.

Con un comunicato ufficiale, il Real Madrid ha manifestato tutta la sua delusione per la politica di rimborso scelta dall’organo del calcio europeo, guidato a Aleksander Ceferin.

In più punti, la società spagnola ha sottolineato:

  • Il 13 febbraio 2023 è stato reso pubblico un rapporto preparato da un team di esperti nominato dalla UEFA. Dopo aver esaminato l’abbondante documentazione e aver praticato le prove ritenute opportune, questo team di esperti ha concluso che, tra le altre istituzioni, la stessa UEFA è direttamente responsabile di quanto accaduto nelle vicinanze dello stadio. Tale verbale attribuisce alla UEFA la responsabilità della scelta arbitraria della sede e dell’organizzazione stessa della finale, le cui gravi carenze hanno messo in pericolo l’incolumità e l’integrità fisica dei tifosi che hanno assistito alla partita. Molti di loro sono stati vittime di furto di biglietti ed effetti personali come borse, telefoni e portafogli. E ciò che è più grave, alcuni di questi tifosi hanno subito attacchi fisici che hanno richiesto cure mediche e ricovero in ospedale.
  • Data la forza delle conclusioni degli esperti e la gravità dei fatti descritti, il Real Madrid ha tenuto colloqui con la UEFA per valutare il compenso che sarebbe stato offerto ai tifosi. Il nostro club ha sempre confidato che queste soluzioni sarebbero state commisurate alla gravità dei fatti, all’entità dei danni causati e alla responsabilità della UEFA per tutto ciò.
  • Purtroppo, il nostro club ritiene insufficiente la proposta UEFA, comunicata ufficialmente martedì scorso e che consiste esclusivamente nel rimborso del prezzo dei biglietti, che è anche condizionata dal rispetto di una serie di requisiti, tra i quali è incluso dimostrare il tempo di accesso allo stadio.
  • Il contenuto del rapporto, richiesto dalla stessa UEFA, evidenzia che tutti i tifosi che hanno assistito alla finale sono stati vittime della sua carente organizzazione e hanno visto compromessa la loro sicurezza e integrità fisica. Per questo motivo, al di là del fatto di poter accedere o meno allo stadio, o di averlo fatto all’orario previsto, che comunque era dovuto all’eccezionale comportamento dei tifosi delle due società, la realtà è che tutti i tifosi hanno subito un ritardo inammissibile all’inizio della partita, oltre all’inaccettabile insicurezza sia nell’accesso allo stadio che nella sua evacuazione, unitamente ad ulteriori gravi danni quali rapine, aggressioni e minacce.

Per questo – conclude il comunicato – il Real Madrid ha deciso di non collaborare alla procedura di risarcimento limitato promossa dalla UEFA, che chiediamo di rettificare e di assumersi la piena responsabilità.

In tali circostanze, nei prossimi giorni verrà attivato un servizio di assistenza telematica affinché tutti i tesserati e i tifosi del Real Madrid che hanno subito danni di qualsiasi genere nella finale di Champions League 2022 a Parigi possano valutare le opportune pretese nei confronti della UEFA a difesa delle sue legittime interessi personali. Il club comunicherà nei prossimi giorni i dettagli del suddetto servizio di assistenza.