L’accordo sul nuovo contratto di lavoro per i circa 47mila dipendenti in Italia non modificherà le stime degli analisti sui conti di Stellantis. Lo sottolineano in particolare gli analisti di Equita, commentando la situazione.
“Il costo del lavoro nel FY22 era il 10% del fatturato e non riteniamo che i rialzi portino a modifiche della guidance qualitativa o delle stime di consensus, essendo già ampiamente previsti”, si legge nella nota.
Confermato, così, il “buy” sul titolo con target a 20,5 euro per azione.
Nel dettaglio, i lavoratori di Stellantis, Cnh Industrial, Iveco e Ferrari avranno nel biennio aumenti salariali mensili di 207 euro. Per il 2023 è prevista una ‘una tantum’ di 400 euro in due tranche e, da maggio, 200 euro netti di Flexible Benefit spendibili nella piattaforma welfare Cnh, Iveco, Stellantis e in buoni carburanti per Ferrari. In tutto nel biennio incasseranno oltre 4.300 euro medi. Lo prevede l’accordo firmato all’Unione Industriali di Torino, dopo quattro mesi di trattativa. È il primo dell’era Stellantis e il primo dopo la separazione di Iveco e Cnh. Sono interessati più di 70.000 lavoratori di cui circa 47.000 di Stellantis.
Nei primi due anni di applicazione del contratto collettivo specifico di lavoro 2023-2026 è previsto un aumento economico di oltre l’11%. A questo si aggiungerà un aumento dell’istituto “indennità funzioni direttive” per i Professional, l’erogazione di 400 euro “una tantum” in due tranches ad aprile e luglio e, per il 2023, di 200 euro in beni e servizi welfare che saranno disponibili per tutti i dipendenti attraverso la piattaforma dedicata, come sottolineato da Stellantis.
Sul fronte economico, gli aumenti avranno una componente strutturale, una congiunturale e una variabile innovativa legata alla strategia di profit sharing annuale dell’azienda che l’anno scorso ha permesso di distribuire un ammontare record di 2 miliardi di euro ai dipendenti di tutto il mondo.
Tra gli altri aspetti più rilevanti Stellantis sottolinea la creazione di un Osservatorio Nazionale delle politiche industriali e organizzative per monitorare la trasformazione aziendale dovuta alla transizione ecologica, il perfezionamento del sistema di partecipazione basato sulle Commissioni, il miglioramento delle norme contrattuali sul lavoro agile con l’introduzione di un rimborso forfettario per l’acquisto da parte dei dipendenti di attrezzature necessarie al suo svolgimento da remoto in linea con il modello di organizzazione del lavoro degli uffici applicato in tutto il Gruppo nel mondo.