Proteste per sponsor saudita ai Mondiali donne: passo indietro FIFA

La prossima estate in Australia e Nuova Zelanda si svolgeranno i Mondiali femminili di calcio che prenderanno il via il 20 luglio con la finalissima in programma esattamente un mese…

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(Photo by Catherine Ivill/Getty Images)

La prossima estate in Australia e Nuova Zelanda si svolgeranno i Mondiali femminili di calcio che prenderanno il via il 20 luglio con la finalissima in programma esattamente un mese dopo.

Nel mese di gennaio si sono fatte molto insistenti, con diverse conferme informali, che vedevano la FIFA, organizzatrice dell’evento, molto vicina a firmare un importante accordo di sponsorizzazione con Visit Saudi, che sarebbe diventato uno dei maggiori sponsor della manifestazione.

Fin da subito la federcalcio australiana, e diverse associazioni per i diritti delle donne nel mondo, hanno protestato contro questa eventualità sottolineando come proprio in Arabia Saudita, nonostante diversi passi in avanti, molto diritti ritenuti fondamentali vengano ancora oggi negati alle donne del paese arabo.

Come rivela The Guardian, il fatto che la FIFA non abbia reso ancora ufficiale l’accordo con Visit Saudi fa ben sperare i vertici della federcalcio australiana che la FIFA, con cui ha parlato diverse volte dell’argomento, possa fare un passo indietro e concludere anticipatamente le trattative.

La prossima settimana in Ruanda si svolgerà il congresso della FIFA e, secondo fonti vicine alla federazione australiana, come riporta il sito del quotidiano inglese, la questione potrebbe essere ancora una volta affrontata in provato fra le parti.

L’amministratore delegato della Federcalcio australiana, James Johnson, ha ribadito come l’istituzione che lui stesso guida non sarebbe a suo agio se Visit Saudi sarebbe uno degli sponsor dei Mondiali femminili: «La federazione si è consultata su questo argomento con le principali parti interessate, inclusi governo e partner commerciali, e c’è stato un consenso schiacciante sul fatto che questa partnership non è in linea con la nostra visione collettiva del torneo e non è all’altezza delle nostre aspettative».

«Sebbene la partnership non sia stata confermata dalla FIFA, sulla base delle consultazioni che abbiamo avuto con la nostra comunità, le principali parti interessate e la nostra posizione, non ci sentiremmo a nostro agio. Mentre attendiamo ulteriore chiarezza e informazioni sui dettagli della partnership dalla FIFA, continuiamo a trasmettere questo chiaro messaggio a nome della federazione australiana e nuova zelandese e della nostra comunità».