Il Milan, spinto dal suo proprietario Gerry Cardinale, sembra essersi convinto di costruire il suo nuovo stadio in autonomia, sono ai minimi termini i rapporti con i “cugini” dell’Inter, e in una zona diversa da San Siro.
Sono tre le opzioni sul tavolo: Sesto San Giovanni, la favorita, Rozzano e l’ippodromo “La Maura” dove al momento attuale sorgono le piste usate in passato per l’allenamento dei cavalli. Sono tutti e tre territori privati, ma per l’ultima ipotesi, secondo quanto riporta l’edizione odierna del Corriere della Sera-Milano, sono pronte le mobilitazioni dei quartieri intorno a San Siro per opporsi alla costruzione di uno stadio proprio accanto a uno già esistente, il Meazza appunto.
Nella giornata di ieri alcune decine di abitanti, fra cui erano presenti ambientalisti e rappresentanti di comitati, si sono riuniti nel pomeriggio con i consiglieri Verdi del Comune di Milano, Carlo Monguzzi, Francesco Cucchiara e Tommaso Gorini, per un presidio di protesta di fronte all’ingresso dell’impianto “La Maura”. Giovedì sera è in programma una nuova assemblea in cui si valuteranno altre forme di protesta per quella che è al momento solo una ipotesi sul tavolo.
Le persone riunite ieri hanno voluto mandare un messaggio al comune e alle due società: «Abbiamo ribadito che un’area verde di 75 ettari inserita nel Parco Sud non può essere sacrificata alla speculazione per un nuovo stadio. Uno stadio esiste già, si chiama Meazza, e può essere riqualificato in modo sostenibile».