Milan rottura Inter

I rapporti politici tra Inter e Milan sarebbero ai minimi termini e il futuro dello stadio in comune a San Siro sembra sempre di più appeso a un filo. Lo scrive La Gazzetta dello Sport, spiegando che i tempi imposti dalla legge al Comune di Milano per concedere il sì definitivo al progetto della “Cattedrale”, i paletti di Palazzo Marino e il possibile vincolo sul Meazza hanno spazientito i club e raffreddato le relazioni tra le proprietà.

I colloqui non si sono interrotti, ma le posizioni attualmente appaiono molto distanti. Il Milan ha fretta ed è pronto a farsi lo stadio di proprietà da solo lontano da San Siro decidendo in tempi brevissimi. L’Inter è invece certa che il progetto iniziato con i rossoneri a fine 2018 sia quello vincente. Per questo non ha gradito le aperture del Milan verso l’idea di una soluzione non più condivisa e oggi si troverebbe di conseguenza in difficoltà a relazionarsi con il mondo rossonero.

Come già detto, le ipotesi alternative in casa Milan portano a Sesto San Giovanni, San Donato, le piste di allenamento accanto all’ippodromo “La Maura” (non lontano dal Meazza) e forse a Rozzano. In ognuno di questi casi sarebbe più facile tirare su uno stadio rispetto a San Siro. Il problema riguarderebbe i costi di un’operazione in solitaria.

Anche l’Inter cerca certezze, e dal club della famiglia Zhang filtra forte irritazione per come nelle ultime settimane il tema nuovo stadio di Milano sia stato affrontato dal Diavolo. Per questo, secondo La Gazzetta, saremmo molto vicini alla spaccatura: la richiesta di un incontro con RedBird per definire la strategia comune sulla Cattedrale è sempre stata elusa.

Con il gruppo dirigente di Elliott i rapporti sono sempre stati molto buoni. Con il fondo di Cardinale entrato nel club a settembre la situazione sarebbe più complicata. Anche negli ultimi lavori sul dossier Cattedrale, iniziati nelle prime settimane del 2023 all’indomani delle nuove richieste del Consiglio comunale di Milano, la partnership tra le milanesi sembra essersi arenata, e rischia di interrompersi. Anche Zhang non è disposto ad aspettare all’infinito un eventuale passo ufficiale del Diavolo verso la separazione.

Per i nerazzurri restare a San Siro resta la priorità: se si andrà da soli, Suning farà la sua scelta alternativa. Difficile che l’Inter rimanga al Meazza, anche in caso di importanti lavori di ammodernamento, quindi i nerazzurri cercheranno un’altra zona dove costruire la nuova casa. E a quel punto il Meazza rimarrà nelle mani del Comune, che avrà un problema non di poco conto da gestire.

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