Anche l’Inter avrà il suo stadio in solitaria, e non sarà il Meazza. Lo scrive La Gazzetta dello Sport nella sua edizione odierna, spiegando che il club di Steven Zhang avrebbe già un piano B operativo, che sta per diventare primario. Ci sarebbe già anche un’area individuata, all’interno del comune di Milano. Un terreno privato per cui la società nerazzurra avrebbe un accordo con l’imprenditore proprietario della zona.
Il luogo è ancora segreto, e per il passo definitivo l’Inter vorrebbe avere la certezza che su San Siro non ci fossero chance di andare avanti con il Milan. E così sembrerebbe, dal momento in cui i rossoneri avrebbero già deciso di optare – a meno di cambi di direzione last minute – per il nuovo stadio in solitaria, in una delle aree di cui si è già discusso: Sesto San Giovanni, San Donato, Rozzano o le piste dei cavalli vicine all’ippodromo “La Maura”.
Quel che è certo è che il tema è delicato e chiama in causa aspetti molteplici. Sicuramente denota una distanza tra le due società, senza dimenticare che su San Siro resta la questione politica. A fine marzo è attesa la presentazione del nuovo piano urbanistico della città di Milano. Se non ci dovesse essere spazio per il “nuovo” San Siro, la cosa andrebbe letta come la pietra tombale sulla vicenda, al netto della scelta del Milan di guardare altrove.
Per questo l’Inter si sarebbe già mossa, individuando una zona per costruire l’impianto di proprietà in autonomia. Sui terreni ci sarebbero addirittura già stati effettuati sopralluoghi. Se tutto andasse in questa direzione, si arriverebbe alla costruzione di due nuovi stadi, con un San Siro la cui gestione a quel punto sarebbe totalmente a carico del Comune e con un progetto – in cui i club hanno investito tempo e risorse – totalmente abbandonato.