Gli amministratori delegati delle maggiori telco operanti in Italia hanno firmato una lettera inviata al quotidiano La Repubblica, per rispondere all’intervista rilasciata nei giorni scorsi dall’amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo, il quale parlando di pirateria aveva sottolineato un «atteggiamento omissivo delle società di telecomunicazione. […] Le Telco hanno beneficiato di alti volumi di traffico, facilmente riconducibili agli orari delle partite. E non hanno fornito la collaborazione minima che ci saremmo aspettati da chi vive in un mercato che deve essere legale».
Dichiarazioni che hanno portato alla risposta di Aldo Bisio (AD Vodafone Italia), Alberto Calcagno (AD Fastweb), Gianluca Corti (Co-AD WindTre), Benoit Hanssen (Co-AD WindTre), Pietro Labriola (AD TIM) e Benedetto Levi (AD Iliad Italia). «L’Amministratore Delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, lo scorso 16 febbraio dalle colonne di Repubblica ha rivolto una grave accusa agli operatori di telecomunicazioni», esordiscono nella lettera.
«Ha sostenuto che gli operatori non contrastano la pirateria perché avrebbero un beneficio dal traffico di contenuti diffusi illegalmente. Si tratta di un’accusa palesemente infondata. Chiunque può constatare che gli abbonamenti per l’accesso a internet delle utenze residenziali sono flat: in altre parole, gli utenti pagano una tariffa fissa, indipendentemente dal traffico. Per la fruizione di contenuti attraverso la rete cellulare, le tariffe consentono traffico dati per alcune decine se non centinaia di Gigabyte e molti utenti dispongono di traffico illimitato come sulla rete fissa. Il traffico di contenuti legittimi o piratati non comporta aggravio di spesa per il consumatore né alcun beneficio agli operatori», prosegue la nota.
«Quindi non avremmo alcun motivo di adottare “l’atteggiamento omissivo” di cui ci accusa la Lega di Serie A. Al contrario, l’incremento di traffico dovuto dall’immissione in rete di contenuti live comporta un continuo impegno a investire sulle infrastrutture per dare agli utenti il miglior servizio possibile. Come ricordato da Asstel – Assotelecomunicazioni nel comunicato di risposta a De Siervo, dal 2017 a oggi gli operatori di telecomunicazioni hanno realizzato investimenti superiori a 7 miliardi di euro per anno», spiegano gli amministratori delegati.
«Noi siamo sempre stati contro la pirateria e oggi sosteniamo qualsiasi azione contro la violazione dei diritti sui contenuti immessi in rete. In questi giorni si dibatte di proposte legislative in grado di affrontare compiutamente questo problema, senza gravare economicamente su un servizio, quello di accesso a Internet, sul quale già investiamo ingenti somme», hanno aggiunto.
In chiusura, gli AD sottolineano che «anziché lanciare accuse infondate e gravi, quindi, il sistema calcio dovrebbe confrontarsi con la filiera di distribuzione dei contenuti, con le autorità regolatorie e il legislatore per contribuire all’adozione di strumenti adeguati».