Minaccia di sciopero nel rugby gallese. In vista della sfida del terzo turno del Sei Nazioni, potrebbe essere a rischio la sfida con l’Inghilterra che è prevista sabato a Cardiff. I giocatori del XV del Porro, infatti, sono sul piede di guerra: ci sarebbero infatti motivazioni economiche, in quanto parecchi giocatori non sanno se il prossimo anno saranno sotto contratto e, soprattutto, a quali cifre visto che si paventa forti riduzioni.
Le 4 franchigie regionali, Ospreys, Scarlets, Dragons e Blues, nate cioè sotto la spinta della Federugby gallese (Wru), sono infatti in forti difficoltà economiche. Oggi il tecnico Warren Gatland avrebbe dovuto rendere nota la formazione, come di consueto, per la partita del fine settimana, ma l’annuncio è saltato.
Il tecnico ha poi spiegato la situazione attuale: “Lo sciopero è una minaccia reale, senza dubbio – ha detto Gatland alla stampa -. Ma avendo parlato con alcune persone oggi, sono fiducioso che il problema sarà risolto”. Nello specifico “quello che i giocatori chiedono è ragionevole, i giocatori sono consapevoli che in futuro sarà necessario ridurre i salari”.
Secondo il portale WalesOnline, i giocatori gallesi chiederebbero, tra le altre cose, la cancellazione della regola delle 60 presenze raggiunte con la nazionale, cioè la discriminante che consentirebbe ai giocatori di continuare a vestire la maglia del Galles in casa di trasferimento ad un club estero. “Sono sicuro che la partita sarà giocata – ha detto ancora Gatland -. I giocatori si sono allenati bene nonostante tutto. Non credo che mancherà la motivazione per giocare contro l’Inghilterra”.