Caso Barça, prime proteste ufficiali. Il Siviglia: «Preoccupati e indignati»

Continua a fare discutere in Spagna il “caso Negreira” che vede coinvolti l’ex vicepresidente degli arbitri spagnoli e il Barcellona, con con il club blaugrana che ha corrisposto più…

Proteste Siviglia
(Foto: Fran Santiago/Getty Images)

Continua a fare discutere in Spagna il “caso Negreira” che vede coinvolti l’ex vicepresidente degli arbitri spagnoli e il Barcellona, con con il club blaugrana che ha corrisposto più di 6 milioni di euro come “consulenza” a Enriquez Negreira dal 2001 fino al 2018.

Il primo a commentare la vicenda – un vero e proprio scandalo nel Paese – era stato il presidente della Liga, Javier Tebas, che oltre a esprimere una forte condanna per l’accaduto, ha ribadito inoltre che il club blaugrana non è punibile dal punto di vista sportivo perché le accuse son cadute in prescrizione.

Tuttavia quest’oggi un altro club della Liga, il Siviglia, ha voluto far sentire la propria voce con un comunicato ufficiale apparso sul proprio sito: «Pochi giorni dopo che la notizia del cosiddetto “caso Negreira” è giunta all’attenzione del pubblico, il Sevilla FC desidera esprimere la propria preoccupazione e indignazione per le informazioni che, giorno dopo giorno, sono venute alla luce attraverso i media, chiarendo che è assolutamente necessario andare a fondo per chiarire cosa è successo e chi sia il responsabile».

«La gravità dei fatti finora noti, che mettono in discussione o seminano dubbi sull’integrità delle competizioni calcistiche spagnole, porta anche il Sevilla FC a chiedere pubblicamente che LaLiga e la RFEF, in quanto massimi rappresentanti del calcio spagnolo, promuovano e partecipino a tutti i procedimenti che possono derivare da questo caso una volta che l’indagine è stata completata», prosegue ancora il comunicato.

«Infine, è desiderio del Sevilla FC affermare che, al di là dei club e delle loro istituzioni, i tifosi di tutte le squadre meritano rispetto, ed è responsabilità dei dirigenti fornire l’ambiente necessario affinché l’integrità delle competizioni in cui partecipiamo non sia mai messa in discussione», conclude la nota ufficiale.